Varedo: in consiglio si smonta l’ipotesi e-commerce per l’ex Snia

All'ex Snia non “atterrerà” nessun grosso nome della logistica internazionale. Si smonta l'ipotesi e-commerce per il recupero dell'area dismessa.
Varedo ex Snia
Varedo ex Snia

«Togliete dall’aula consiliare quella gigantografia dei rendering che raffigurano cosa si dovrebbe fare alla Snia, perché è già vecchia e ormai fuorviante», ha tuonato la minoranza all’indirizzo del sindaco Vergani nell’ultimo consiglio comunale di Varedo, in una situazione che ormai è in continua evoluzione progettuale.
Solo per fare un esempio: alla Snia non “atterrerà” nessun grosso nome della logistica internazionale. Almeno per il momento non esiste nessun piano concreto in tal senso e non esiste alcun segnale che possa far pensare alla trattativa in corso da parte del Comune nella triangolazione con la proprietà e con un grosso brand del commercio online.

Varedo: in consiglio si smonta l’ipotesi e-commerce per l’ex Snia, nessun colosso in arrivo

Del resto, quando a suo tempo si era diffusa questa voce, c’era chi a Varedo e anche tra le file della minoranza si era detto molto preoccupato per questa ipotesi. Insomma, camion e camion di un grosso marchio dell’e-commerce in un via vai continuo e ininterrotto, avrebbero significato intasare la Comasina con la metrotranvia Milano-Limbiate, tra l’altro, che è ormai in arrivo.
E in assenza ancora di quel by pass stradale che un giorno, chissà quando, sarà realizzato per oltrepassare da est a ovest il nodo della ferrovia. Fino a quel momento, fino alla nascita del nuovo sottopasso dalla Snia a Palazzolo direzione Monza-Saronno, qualsiasi flusso di traffico commerciale e non ricade e ricadrà sempre sulla Comasina, prima di prendere qualsiasi altra direzione.
Case, produttivo, terziario, rotonde e aiuole sì, alla Snia, quindi, hub di carico scarico pacchi del sistema internazionale di e-commerce, no. Lo hanno precisato il sindaco Vergani e il vice sindaco Figini nell’ultima seduta del consiglio comunale.

Varedo: in consiglio si smonta l’ipotesi e-commerce per l’ex Snia, fari anche su Villa Bagatti

Quella in cui si è parlato anche dell’altra importante questione ancora aperta, la Villa Bagatti e la richiesta di risarcimento danni da parte della vecchia proprietà. In uno scenario nel quale “Arbo” chiederà davanti al giudice un risarcimento milionario al Comune per il mancato introito che sarebbe derivato dal mantenimento del bene Villa Bagatti, dell’immobile e del giardino monumentale in tutti questi anni, torna d’attualità cosa e come si andrà a recuperare il sito della ex Snia, mezzo milione di metri quadri ancora in gran parte in disuso.
Due aspetti certi sono emersi negli ultimi giorni: le volumetrie rimarranno quelle destinate dal Pgt, al massimo, come sta avvenendo, si ri moduleranno i masterplan di partenza in base alle mutate esigenze progettuali.