Centotrentaquattro persone da vaccinare a domicilio, di cui 83 Over 80 allettati e cinquantuno familiari assistenti. È l’obiettivo di un’iniziativa ad ampio raggio sul territorio di Seregno, che sabato 10 aprile vede in campo il personale medico ed infermieristico dell’Aeronautica militare, la Protezione civile regionale e comunale, l’Areu, l’Ats Brianza, l’Asst di Vimercate, l’amministrazione comunale, il corpo della Polizia locale e alcuni medici volontari.
Il test. A tenere a battesimo l’operazione, la prima del genere al di fuori della città di Milano, è arrivato al centro vaccinale di prossimità di via Briantina, al momento non utilizzato, Guido Bertolaso, coordinatore della campagna vaccinale per la Regione Lombardia, accolto dal sindaco Alberto Rossi, dall’assessore alle Politiche sociali Laura Capelli e dall’assessore alla Protezione civile William Viganò, che hanno partecipato al briefing di organizzazione.
«La campagna vaccinale – ha spiegato il braccio destro dell’assessore regionale al Welfare Letizia Moratti – coinvolge tutte le potenzialità della nazione. I medici di famiglia, i medici dell’Aeronautica, il 118 e la Polizia locale, tra gli altri, vanno a comporre un mosaico di competenze ed esperienze valide, che insieme formano una squadra formidabile. Quella di oggi sarà una giornata test, che servirà per mettere a punto al meglio la macchina organizzativa: nei prossimi dieci giorni, vogliamo vaccinare in tutta la Regione chi non può muoversi da casa, che in questa fase rappresenta la fascia più debole ed emarginata».
Bilancio lombardo. Il focus si è concentrato quindi su un bilancio di quanto fatto fin qui: «L’obiettivo in Lombardia è di vaccinare 8 milioni di persone e ad ore supereremo la quota dei 2 milioni. Siamo a buon punto. Abbiamo la consapevolezza che, quando saranno stati messi in sicurezza gli Over 60, gli ospedali si svuoteranno, a beneficio di tutti».
Centri di prossimità. Bertolaso ha infine chiarito il perché del modello operativo che è stato scelto: «I punti di prossimità come questo li teniamo in stand-by. Abbiamo pensato la campagna di vaccinazione massiva, che entrerà nel vivo la prossima settimana, come un grande catena di montaggio. Puntare su centri di ampie dimensioni ci è sembrata la decisione più corretta, per ottimizzare il servizio, il personale, la gestione dei vaccini e l’afflusso degli utenti. I punti di prossimità potranno venire utili in seguito, per chiudere aree rimaste scoperte. Non inseguo classifiche di merito con altre Regioni: noi vogliamo vaccinare tutti, presto e bene».
Soddisfazione si è letta nelle parole del generale di divisione aerea Francesco Vestito, comandante della prima Regione aerea di Milano: «Tutti i medici e gli infermieri dell’Aeronautica sono di supporto alla popolazione. Abbiamo cominciato questo servizio due giorni fa a Milano, in zona Gratosoglio, e Seregno è il primo Comune in cui ci muoviamo fuori dal capoluogo lombardo».
Come funziona. A livello pratico, sul territorio sono impiegate dieci squadre, ciascuna con un medico e due infermieri dell’Aeronautica, che raggiungeranno gli Over 80 a domicilio su mezzi della Protezione civile, preceduti da una staffetta della Polizia locale, che riserverà a questo scopo ventiquattro uomini. Areu e Protezione civile garantiranno dal canto loro un aiuto logistico.
Bilancio Asst Brianza. Un bilancio della campagna vaccinale in Brianza lo ha poi affrescato Guido Grignaffini, direttore sociosanitario dell’Asst di Vimercate, che ha messo a disposizione le dosi di vaccini di Moderna: «Domani termineremo le vaccinazioni degli Over 80. In questa settimana, c’è stato un significativo cambio di passo, con l’accoglienza di chi non era ancora stato contattato per un appuntamento. Ieri a Desio abbiamo vaccinato 1.600 persone, superando anche qualche inevitabile inconveniente. Poi partiremo con la fase massiva, il 12 a Vimercate, il 15 a Carate Brianza ed il 19 a Besana Brianza e Limbiate. Terremo comunque aperte alcune linee a Desio e Vimercate, per i richiami di insegnanti ed Over 80. Per quanto riguarda i fragili, abbiamo concluso i dializzati e stiamo finendo gli oncologici, come abbiamo finito i disabili ospiti di strutture socio-assistenziali».
Anche Grignaffini, come Bertolaso, ha speso infine una parola in ottica futura per i centri di prossimità: «Adesso la priorità è la fase massiva, ma non credo che la campagna vaccinale si chiuderà con questo primo giro. Avere strutture di prossimità già allestite potrà essere utile per il prosieguo».