Nel salone delle feste di Villa Reale scorrono, sui maxi schermi, le foto di cantiere e i volti dei protagonisti della nascita, vent’anni fa, dell’Università Bicocca e del campus universitario di Medicina e Chirurgia a Monza. Al tavolo dei relatori con Maria Grazia Valsecchi direttore del dipartimento di Medicina e Chirurgia, c’è il primo rettore, Marcello Fontanesi, i presidi di facoltà Lodovico Frattola e Andrea Stella, i professori Costantino Mangioni e Giuseppe Masera che per primi lasciarono l’università Statale di Milano per creare il primo ospedale di insegnamento, già all’inizio degli anni Ottanta, quando ancora gli edifici universitari non esistevano.
Dello sviluppo del campus che aprì le porte ai primi studenti nel 1999 parlano i numeri: c’erano allora 45 docenti , 30 ricercatori, 6 tecnici e 99 studenti . Oggi i tre edifici dell’ateneo ospitano 2700 studenti, 80 professori tra ordinari e associati, 55 assistenti, 11 ricercatori e 43 tecnici di laboratorio; ci sono 2 corsi di laurea magistrale, 7 triennale, due corsi di laurea specialistica e 33 scuole di specializzazione.
C‘è motivo di festeggiare visto che il Dipartimento di Medicina e Chirurgia ha appena ricevuto dal Miur un finanziamento di 9 milioni di euro per essere risultato, su 700 presi in esame in ogni disciplina, il primo in Italia nell’area medica. «Siamo partiti con il vantaggio di aver sempre lavorato secondo i principi della medicina traslazionale – commenta il rettore Cristina Messa – combinando la cura e la ricerca per una medicina sempre più di precisione. È fondamentale formare una nuova classe medica in grado di unire ricerca e assistenza».
Nel futuro di Università Bicocca a Monza ci sono anche nuove infrastrutture: c’è un progetto che attende finanziamenti per realizzare una residenza universitaria da 120 posti di fronte all’edificio U28 . Infine dal rettore un appello alla città: «Perché sia più attiva sul fronte dell’università e del campus cittadino anche con interventi di mobilità ecologica per favorire lo spostamento degli studenti».