Una targa per non farsi rubare la bici: a Monza arriva la punzonatura

L’associazione Monza in Bici pronta a far diventare operativa la punzonatura della bicicletta per scongiurare i furti. Il servizio sarà disponibile alla velostazione. Ecco come fare. E una sorpresa.
Una targa per non farsi rubare la bici: a Monza arriva la punzonatura

Una sorta di tatuaggio per le biciclette. Per renderle assolutamente riconoscibili, per poterle registrare all’interno di un database e per dissuadere i malintenzionati da uno tra i più classici – e fastidiosi – furti. L’amministrazione comunale, su proposta dell’associazione cicloambientalista Fiab Monza in Bici, ha acquistato di recente un attrezzo per punzonare le due ruote. «Lo aspettavamo da qualche tempo – spiegano da Fiab – Ne abbiamo fatto richiesta dopo aver visto quanto veniva realizzato a Brescia. Questo accadeva circa un anno fa. Con ogni probabilità – proseguono – il macchinario sarà installato all’interno della velostazione, di cui ancora si attende l’inaugurazione». Chi non sapesse cosa sia la punzonatura, in ogni caso, è in buona compagnia:

Monza in Bici si è resa disponibile per aiutare quanti volessero marchiare il proprio mezzo: l’operazione è gratuita e prevede l’incisione del codice fiscale del proprietario sul telaio della bici. Dall’amministrazione comunale spiegano che «la punzonatura può essere eseguita su ogni tipo e modello di bicicletta, fatta eccezione per quelle con telaio in carbonio» e consigliano di non «rimuovere l’etichetta trasparente che verrà applicata».

Effettuata l’operazione di marcatura verrà rilasciata una tessera contenente i dati del proprietario e della bicicletta, che dovrà essere conservata come documento di proprietà. L’operazione di marcatura viene eseguita solo su prenotazione, che deve essere effettuata compilando il modulo “Dichiarazione di proprietà”, disponibile online sul sito del comune. Successivamente la polizia locale indicherà al proprietario la data e l’ora in cui verrà eseguita l’operazione. «Un altro piccolo passo in avanti – ha concluso Fiab – Ora, però, sarebbe necessario che l’amministrazione si attivasse per realizzare nuove piste ciclabili, per rallentare il traffico e, più semplicemente, installare nuove rastrelliere».