Ucraina, i numeri della disponibilità all’accoglienza raccolti da Caritas: Monza e Brianza seconda solo a Milano

Sono più di mille le disponibilità ad accogliere profughi in fuga dall’Ucraina in guerra raccolte dalla Caritas ambrosiana in tutta la diocesi. E il numero è in aggiornamento.
MONZA TRIUGGIO VILLA SACRO CUORE
La storica Villa Sacro Cuore, uno dei simboli di Triuggio Radaelli Fabrizio

Sono più di mille le disponibilità ad accogliere profughi in fuga dall’Ucraina in guerra raccolte dalla Caritas ambrosiana in tutta la diocesi. Quasi una su dieci proviene da famiglie che risiedono nella provincia di Monza e Brianza.

È in continua evoluzione il report della Caritas che aggiorna giorno per giorno la grande solidarietà che stanno dimostrando i cittadini della diocesi, interpellati ad aiutare e accogliere i profughi ucraini.

«La straordinaria generosità di tante persone e comunità si sta manifestando tramite la segnalazione di centinaia di alloggi che potranno essere utilizzati per l’accoglienza dei profughi, in accordo con le istituzioni governative locali», fanno sapere dalla Caritas.

Al momento l’area stranieri di Caritas ambrosiana ha già individuato 60 appartamenti privati vuoti e immediatamente destinabili all’accoglienza. Sono poi 45 gli spazi utilizzabili messi a disposizione di parrocchie, istituti religiosi e associazioni. E poi ci sono 930 famiglie che hanno segnalato la loro disponibilità ad accogliere nelle proprie case i cittadini ucraini arrivati in Italia. Di queste famiglie 74 sono monzesi, a cui si aggiungono altre 52 nella provincia di Varese, 36 a Lecco e 342 nella provincia di Milano, «ma i dati sono in costante aggiornamento», precisano.

La diocesi ha inoltre individuato una decina di alloggi che verranno messi a disposizione, se ce ne sarà la necessità, all’interno di Villa Sacro Cuore, a Triuggio.

Per segnalare la propria disponibilità all’accoglienza le famiglie e i privati cittadini possono compilare il form di Google (clicca qui). Per quanto riguarda parrocchie, enti e associazioni il riferimento resta la mail stranieri@caritasambrosiana.it.

Continua anche la raccolta fondi avviata il primo giorno di guerra, lo scorso 24 febbraio, per supportare il lavoro della rete delle Caritas attive in Ucraina e nei Paesi confinanti, e che ad oggi ha già raggiunto quota 5 milioni di euro.

Tutte le info per contribuire alle donazioni sono disponibili sul sito caritasambrosiana.it.