Ucraina, dopo l’attacco all’ospedale pediatrico di Mariupol: «Un colpo al cuore, Lombardia sempre impegnata per i piccoli pazienti oncologici»

Martedì pomeriggio a Monza l’arrivo di un pullman dal confine con la Polonia con a bordo 52 bambini e adulti scappati dai bombardamenti dopo un viaggio di 2mila km. Poco dopo le immagini dell’attacco all’ospedale pediatrico di Mariupol. La Lombardia: «Un colpo al cuore, pensiamo ai piccoli pazienti oncologici già accolti negli ospedali lombardi e che stanno bene».
Pullman bimbi oncologici arrivato a Monza
Pullman bimbi oncologici arrivato a Monza Fabrizio Radaelli

Martedì pomeriggio a Monza l’arrivo di un pullman dal confine con la Polonia con a bordo 52 bambini e adulti scappati dai bombardamenti: un viaggio di 2mila chilometri. Ad accoglierli la Croce rossa e gli specialisti di oncoematologia del San Gerardo insieme al Comitato Maria Letizia Verga per prendere in cura una parte dei piccoli pazienti oncologici. Qualche ora dopo le immagini dell’attacco all’ospedale pediatrico di Mariupol: violenza e distruzione in un luogo di cura e di nascita, colpiti bambini e donne incinte.

Emergency ha chiesto la tutela delle strutture sanitarie “come previsto dal diritto umanitario” perché ”un ospedale bombardato è il simbolo stesso della distruzione della guerra”.

“Lo straziante bombardamento dell’ospedale dei bambini è un colpo al cuore, ha scritto sulla sua pagina Facebook il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.

“Di peggio non poteva accadere” ha proseguito Fontana ricordando che Regione Lombardia si sta impegnando “per accogliere e sostenere chi giunge dall’Ucraina fuggendo dalla guerra. Chi lo può fare, contribuisca a queste azioni di solidarietà. Voglio provare a essere comunque ottimista e pensare ai piccoli pazienti oncologici già accolti negli ospedali lombardi: stanno bene e, almeno loro, hanno ritrovato un po’ di serenità”.