C’è un secondo sospettato per la morte di Antonio Deiana di Villa Guardia (Como) scomparso a luglio del 2012 e il cui corpo è stato ritrovato lo scorso luglio, sepolto in uno scantinato a Cinisello Balsamo. Oltre al reoconfesso per quell’omicidio, Luca Sanfilippo, 47 anni, il proprietario dello scantinato, sotto inchiesta (ma nei suoi confronti non è stato preso alcun provvedimento a parte un’iscrizione nel registro degli indagati, ma lui nega ogni addebito) c’è un 44enne monzese. Sanfilippo avrebbe raccontato che aveva accoltellato Deiana durante un litigio perché voleva provare la droga. Ora i detective sospettano che non fosse solo e che l’intento fosse quello di derubare Deiana del pacco di droga che aveva con sé.
Su ordine della Procura di Monza è scattata una perquisizione nella abitazione del monzese dove sono stati sequestrati supporti informatici e computer, ed elementi che possano in qualche modo collegarlo se non al delitto quantomeno a Sanfilippo e, soprattutto, a Deiana. Ma, almeno stando a quanto comunicato dalla stessa Questura, non è neppure escluso che la notte del delitto in quello scantinato fossero presenti altre persone tanto che le indagini sono ancora in corso. Il corpo di Deiana è stato scoperto lo scorso luglio a 6 anni dalla improsvvisa scomparsa grazie a una confidenza di un pregiudicato a un ispettore del commissariato di polizia di Greco Turro passata alla squadra omicidi di Milano e, quindi, ai colleghi della mobile di Como.