Si era rifugiato a Seveso, ma la sua latitanza è durata soltanto poche settimana. Antonio Felice, 32 anni di Piscopo, frazione di Vibo Valentia, è stato arrestato a Seveso (e non a Seregno come indicato in prima stesura, ndr) durante un’operazione congiunta dei carabinieri dei comandi provinciali di Vibo Valentia e Seregno, coordinati dalla Dda di Catanzaro.L’uomo è accusato di essere l’autore materiale dell’omicidio di Salvatore Battaglia, 21 anni e del ferimento del 23enne Giovanni Zuliani avvenuti nella notte fra il 27 ed il 28 settembre scorso al culmine di alcune tensioni maturate – secondo gli inquirenti – nell’ambiente criminale di Piscopio per il controllo di un bar e di un circolo ricreativo. Il giovane si trovava in auto insieme a Giovanni Zuliani quando sono stati raggiunti da diversi colpi di pistola. Battaglia è stato subito trasportato all’ospedale “Jazzolino” di Vibo Valentia e poi trasferito al “Pugliese” di Catanzaro. A nulla sono servite le cure dei sanitari che, a causa della gravità delle ferite riportate (i proiettili gli hanno perforato la mandibola e due vertebre), non hanno potuto salvargli la vita. I genitori hanno poi acconsentito all’espianto degli organi.
Le vittime sarebbero imparentate con i vertici del locale di ‘ndrangheta di Piscopio. Anche il padre del presunto omicida è indagato per aver preso parte al clan dei Piscopisani.
I militari dell’Arma erano sulle tracce del presunto killer già da qualche giorno e nella notte tra martedì 26 e mercoledì 27 novembre sono entrati in azione chiudendo il cerchio delle indagini con la sua cattura.