Tubi e collettori sotto esame: BrianzAcque vara il piano contro esondazioni e allagamenti

È scattata la prima fase del piano fognario integrato, valido per i comuni della provincia di Monza e della Brianza, serviti da BrianzAcque. Sotto osservazione le tubazioni sotterranee, collettori e interconnessioni per individuare i lavori contro esondazioni e allagamenti.
lambro monza esondazione 12 13 novembre 2014
lambro monza esondazione 12 13 novembre 2014 Fabrizio Radaelli

Oltre 2mila chilometri di rete di tubazioni sotterranee da indagare palmo a palmo. Venticinquemila camerette di ispezione da scandagliare da cima a fondo. Sotto la lente di ingrandimento anche collettori e interconnessioni con il reticolo idrico superficiale, di competenza dei comuni. È scattata la prima fase del piano fognario integrato, valido per i comuni della provincia di Monza e della Brianza, serviti da BrianzAcque.

La monoutility che gestisce il servizio idrico integrato sul territorio dà così il via all’elaborazione del progetto strategico che fornirà lo stato di salute della rete, della sua capacità di tenuta, delle criticità, dei problemi da risolvere. E di conseguenza, di individuare gli interventi di riabilitazione, di definirne priorità e costi, mettendo la parola fine ai fenomeni sempre più frequenti di esondazioni e di allagamenti.

Secondo il crono programma, lo step iniziale si protrarrà per 840 giorni, circa 28 mesi. Il raggruppamento temporaneo d’imprese vincitore del bando indetto da BrianzAcque avrà a disposizione oltre due anni di tempo per l’attività di rilevazioni che ha come scopo la ricostruzione dei modelli geometrici/idraulici del sistema delle reti esistenti, spesso obsolete e incapaci di contenere l’acqua in eccesso.

Oltre alla ricostruzione quasi certosina dell’intera mappa dei sottoservizi e a campagne di video ispezione, verranno eseguite misurazioni idrauliche con il monitoraggio delle piogge e della capacità di portata e di tenuta delle fognature. Tutti i dati raccolti saranno inseriti in un software in modo da poter simulare situazioni di crisi.

L’intervento, tra i più importanti contenuti nel Piano d’Ambito triennale 2014-17 dell’Ato (Ambito Territoriale Ottimale) di Monza e della Brianza, comporta un impegno di spesa di 3 milioni e mezzo, interamente finanziato da Brianzacque con i proventi delle tariffe.

Commenta l’Amministratore delegato della public company, Enrico Boerci: «All’indomani dei nubifragi di luglio e del novembre scorso, in accordo con i Sindaci, ci eravamo assunti un impegno e lo manteniamo. Siamo infatti convinti che solo attraverso un piano fognario basato su conoscenze scientifiche e moderne sia possibile garantire risposte mirate e realistiche ai problemi del nostro territorio, il cui collettamento fognario, sotto pressione, ha dimostrato in numerose occasioni di non riuscire a smaltire i liquami in quantità adeguata».