Triuggio si appresta a ricordare i due deportati Carlo Vismara e Domenico Riva con due pietre d’inciampo

Due pietre d’inciampo a Triuggio per ricordare Carlo Vismara e Domenico Riva, deportati nei campi di concentramento.
L’ingresso di un campo di concentramento nazista
L’ingresso di un campo di concentramento nazista

Si terrà sabato 29 gennaio la posa delle “Pietre d’Inciampo” alla memoria dei deportati Carlo Vismara e Domenico Riva. La prima sarà sistemata in via Biffi a Rancate. La cerimonia alle 11. La seconda verrà invece posata in via Diaz, all’altezza del civico 75, alle 11.30. Per il “Comitato delle Pietre d’Inciampo” sarà presente Francesco Mandarano.

Carlo Vismara nacque il 30 dicembre 1912 a Cascina Ronco di Rancate. Operaio venne deportato nel 1943 a Neuengamme, per cause non ben conosciute, e classificato come “criminale abituale”. È probabile che Vismara fosse detenuto a San Vittore per reati politici e quindi consegnato ai tedeschi dopo l’8 settembre. Venne poi spostato nel campo di Drutte dove morì il 20 aprile 1944.

Domenico Riva nacque l’1 gennaio 1914 a Cascina Serafina in località Montemerlo dove, coi fratelli, avviò un’attività di produzione di saponi. Partì soldato nel gennaio 1942 appena venti giorni dopo il matrimonio con Angelica Riva il 29 dicembre 1941. Il caporal maggiore a Triuggio non fece mai ritorno, morì di stenti nel campo di concentramento di Siegelsbach il 7 marzo 1945. Nel 1961 gli venne riconosciuta, postuma, la Croce al merito di guerra.