Da domenica 13 dicembre entrerà in funzione il nuovo orario invernale di Trenord. «Potenzieremo il servizio ferroviario per garantire sulle grandi direttrici suburbane e le principali linee regionali la massima offerta nelle ore di punta, dalle 6 alle 9.30 e dalle 16 alle 19» fanno sapere dalla società che gestisce l’offerta ferroviaria pendolare in Regione. In seguito al nuovo rinforzo del servizio, attuato in vista della progressiva ripresa delle attività prevista per gennaio, in Lombardia torneranno a circolare oltre 2.100 treni al giorno. A bordo dei convogli rimarrà in vigore il limite definito dalle autorità, che hanno disposto che sui mezzi di trasporto pubblico sia utilizzato complessivamente il 50% dei posti omologati. Questo per contenere la diffusione del Covid-19.
Nessuna modifica di rilievo per le corse che attraversano la Brianza. Rimane confermata la chiusura della linea Seregno-Carnate, sostituita con degli autobus.
Le principali novità
Sempre da domenica tornerà alla regolarità il servizio transfrontaliero Tilo, in seguito agli accordi intervenuti tra le autorità governative italiane e svizzere, a eccezione della linea S50 da e per Malpensa Aeroporto, che manterrà il cadenzamento con un treno ogni 2 ore. Una buona notizia dopo i disagi per i pendolari e per i frontalieri a seguito dell’annuncio a sorpresa delle Ferrovie Federali svizzere di uno stop dei collegamenti da e per la Confederazione.
Data la riduzione del traffico aeroportuale, il collegamento Malpensa Express sarà garantito da una corsa all’ora per direzione fra Malpensa T1 e Milano Cadorna e da due corse all’ora per direzione fra l’aeroporto e Milano Centrale.
Sulla linea Milano Cadorna-Como Lago per agevolare il traffico urbano varierà il percorso di quattro corse: avranno origine/destinazione a Como Borghi le corse 2107 (Milano Cadorna 5.43-Como Borghi 6.40), 2120 (Como Borghi 7.10-Milano Cadorna 8.00), 2169 (Milano Cadorna 18.00-Como Borghi 18.51); la corsa 2118 (Como Camerlata 06:56-Milano Cadorna 07:47) partirà da Como Camerlata.
In coincidenza con l’introduzione del nuovo orario, il gestore dell’infrastruttura Rfi ha disposto una nuova numerazione per i treni che viaggiano sulla propria rete. Sul sito di Trenord è possibile trovare tutte le informazioni sulla precedente e sulla nuova numerazione. I clienti che hanno memorizzato sull’App Trenord i treni preferiti dovranno cercare sul motore orario del sito o dell’applicazione il nuovo numero assegnato alle corse di proprio interesse e riselezionarle, per poterne seguire l’andamento e verificare la quantità di posti disponibili sul treno in arrivo.
A bordo treno è ancora in vigore il limite del 50% dei posti occupabili definito dalle autorità e restano ovviamente in vigore tutte le regole concernenti l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuali, il distanziamento, l’attenzione alle regole di sanificazione delle mani.
La multa
Nel frattempo, nella settimana appena conclusa, si è concluso con il successo dell’associazione Codici e dei pendolari il procedimento avviato dall’Autorità di Regolazione dei Trasporti nei confronti di Trenord. Si tratta di controlli finalizzati alla verifica del rispetto dei diritti dei passeggeri, soprattutto quelli con mobilità ridotta, e del corretto riconoscimento del diritto all’indennizzo in materia di abbonamenti e, più in generale, a livello di tempistiche. Avviato nel dicembre scorso, l’intervento ha prodotto una sanzione di 30mila euro nei confronti dell’azienda.
«Abbiamo preso parte al procedimento – dichiara Ivano Giacomelli, segretario nazionale di Codici – ed abbiamo portato all’attenzione dell’Autorità i disagi e le segnalazioni dei viaggiatori. Accogliamo, quindi, con soddisfazione l’esito delle verifiche, che confermano quanto da noi denunciato. Alla base della sanzione, infatti, c’è il mancato adeguamento da parte di Trenord ad alcune misure molto importanti. Nello specifico, una riguarda ilrimborso e l’indennizzo dei viaggiatori con disabilità o mobilità ridotta per il biglietto acquistato per una corsa indicata come fruibile per loro e resa, invece, con materiale non idoneo oppure sostituita con autoservizio sostitutivo o integrativo non accessibile o non idoneo. Un’altra misura, invece, è riferita al riconoscimento ad un indennizzo adeguato per i titolari di un abbonamento che incorrono in un susseguirsi di ritardi o soppressioni. Infine, la terza misura contestata riguarda il riconoscimento ai titolari di abbonamento mensile o annuale un indennizzo per ciascun mese in cui un numero di treni pari o superiore al 10% di quelli programmati subisca un ritardo superiore a 15 minuti o venga soppresso. L’indennizzo è pari al 10% dell’abbonamento mensile e a 1/12 del 10% dell’abbonamento annuale. Naturalmente per noi non finisce qui. Stiamo, infatti, predisponendo una diffida inibitoria nei confronti di Trenord».