«Il Pd dovrebbe anzitutto raccogliere firme contro se stesso. Il Pd ha sostenuto o preso parte ai Governi Monti, Letta, Renzi, Gentiloni e ora il Conte 2. E durante tutti questi anni il problema dell’inefficienza della rete ferroviaria lombarda, gestita dalla società statale Rfi dunque da Ferrovie dello Stato dunque dal Governo, si è aggravato». Non usa mezzi termini l’assessore regionale alle Infrastrutture e ai Trasporti Claudia Maria Terzi che, in una lettera inviata a il Cittadino, ha voluto ribattere alla protesta della scorsa settimana organizzata dal Partito democratico lombardo che si è concretizzata in una raccolta firme online e nelle stazioni (con tanto di volantinaggio nella mattinata e nella serata di giovedì 24 ottobre in diverse stazioni brianzole al grido di «basta a Trenord e alla sua gestione fallimentare».
«Buona parte dei disservizi dipendono proprio dalle condizioni dell’infrastruttura, che non viene adeguatamente manutenuta e potenziata – prosegue l’assessore Terzi -. Si verificano con troppa frequenza guasti ai passaggi a livello, guasti agli impianti, guasti alla linea aerea. Inoltre, ricordo che le Ferrovie dello Stato possiedono il 50% di Trenord attraverso Trenitalia. Ebbene, negli ultimi dieci anni Regione Lombardia ha investito 3 miliardi in Trenord mentre Trenitalia (e quindi lo Stato) ha messo solo 170 milioni di euro. Da qui il fatto che metà della flotta di Trenord, quella di derivazione statale, sia vecchia e inadeguata: i treni conferiti da Trenitalia hanno 32 anni di media con punte di 45 anni, mentre quelli conferiti da Regione ha 9 anni di media. Regione sta intervenendo con 1,6 miliardi di investimento per l’acquisto di 176 treni nuovi che andranno progressivamente a sostituire quelli vecchi ereditati da Trenitalia. Il Pd la smetta di speculare sulla pelle dei pendolari e dica al Governo Pd di attuare, finalmente, l’efficientamento della rete che i lombardi attendono da troppo tempo».
Proprio l’assessore Terzi è attesa lunedì sera alle 21 in sala Gandini a Seregno per una serata denominata “Operazione verità” sul servizio ferroviario in Lombardia e sul biglietto unico organizzata dalla Lega provinciale Monza e Brianza.
La protesta dei Giovani democratici
Intanto non si ferma l’offensiva del centrosinistra in Lombardia. Giovedì 31 ottobre tocca ai Giovani democratici che hanno organizzato “Trenord Horror Story 2 – L’Halloween dei pendolari”. Una mobilitazione che si terrà in due momenti: un volantinaggio all’alba nelle stazioni di tutte le province lombarde, e poi raduno a Milano dove alle 9.30 sotto a Palazzo Pirelli ci sarà un presidio di protesta contro Trenord e la gestione del sistema di trasporto pubblico da parte di Regione Lombardia. «Come Giovani democratici, ma prima di tutto come studenti e lavoratori pendolari, protesteremo contro l’inefficenza di Trenord. Ritardi, cancellazioni, stazioni abbandonate, poche corse e treni affollati: per i pendolari ogni giorno è Halloween» spiegano gli organizzatori, sospirando che «i lombardi meritano di meglio».
Il solito stillicidio di problemi
Intanto anche la mattinata di martedì 29 ottobre è stata costellata da una serie impressionante di guasti a treni e impianti di circolazione che hanno mandato ancora una volta in affanno la quasi totalità delle linee della Brianza. Prima un guasto agli impianti lungo la Como-Chiasso-Milano, poi un treno fermo per guasto in stazione Monza; poi un altro convoglio va ko nella stazione di Lissone. Poi un treno da Chiasso (quello delle 8.13) non è neanche partito per un altro guasto in deposito. Poi un problema a uno scambio nella stazione di Milano Greco Pirelli. Convogli strapieni soprattutto sulla linea S9-S11 dove i pendolari hanno dovuto affrontare la dose quotidiana di soppressioni, cancellazionie ritardi a raffica. Traffico bloccato anche sulla Asso-Seveso-Milano a causa di un guasto tra le stazioni di Asso ed Erba. Non stanno meglio di certo i pendolari nella zona est della Brianza: ritardi anche nell’ora di mezzora si sono registrati nelle stazioni di Carnate e Arcore con i treni da Lecco e Paderno in direzione Milano. Problemi anche sulla linea del Besanino.