Treno fantasma di Carnate: possibile una simulazione dell’incidente

Errore umano o malfunzionamento del sistema frenante: consulenti incaricati dal Tribunale potrebbero disporre un esperimento giudiziale tornando alla stazione di Paderno per ricostruire la stessa scena dell’incidente di agosto.
Il treno ribaltato a Carnate
Il treno ribaltato a Carnate

Si allungano ulteriormente i tempi dell’inchiesta sul deragliamento del “treno fantasma” di Carnate. Una ulteriore proroga di tre mesi è stata concessa dalla procura agli esperti incaricati di redigere la consulenza che dovrebbe chiarire i motivi dell’incidente di agosto scorso. E non è escluso che i consulenti eseguano un esperimento giudiziale, una simulazione di quanto capitato in estate per sciogliere definitivamente il dubbio sul malfunzionamento del sistema di stallo del convoglio che il 19 agosto partì senza nessuno ai comandi (macchinista e capotreno erano al bar alla stazione di Paderno) e venne guidato da remoto fino a un binario morto alla stazione di Carnate, dove si schiantò fortunatamente senza vittime.

Al fascicolo di indagine sono stati iscritti macchinista e del capotreno. Il lavoro degli investigatori si concentra su un doppio canale. Quello dell’errore umano da parte del macchinista, che comunque ha abbandonato il treno per andare al bar con il capotreno, lasciando di fatto il convoglio come se fosse una macchina parcheggiata in discesa senza il freno a mano tirato. Il regionale, approfittando della pendenza del terreno in quel punto, ha cominciato a scivolare per inerzia verso sud. E poi c’è l’ipotesi di una possibile anomalia nel treno, e un malfunzionamento della modalità “parking” dello stesso. Una possibilità che ha preso piede durante il corso delle indagini. Ora la superperizia dovrà ricostruire la dinamica della vicenda.

Non è escluso che venga disposto un esperimento giudiziale tornando alla stazione di Paderno per ricostruire la stessa scena di quando la locomotrice è partita da sola e verificare se si ripetono o meno le conseguenze. Accertamenti che richiedono tempi molto lunghi, già rallentati nei mesi scorsi dall’emergenza Covid, visto che uno dei consulenti era risultato positivo al virus. Fortunatamente sul treno che sarebbe dovuto partire da Paderno alle 12.22 per Milano, non c’erano passeggeri a bordo, a parte un uomo che si era addormentato e che aveva avuto conseguenze molto lievi dall’impatto contro il muretto di cemento al binario morto. Lo scontro era stato molto forte e alcune carrozze si erano impennate, arrivando anche a sfondare la recinzione di un condominio privato alla stazione di Carnate.