Tre caffé fan bene alla memoria Studio americano su 100 volontari

Tre caffé per ricordarsi l’ora di un appuntamento o tutte le password dei social network? Non sarà la soluzione, ma a quanto pare aiuta. La caffeina non è solo una sostanza eccitante, ma potenzia anche la memoria. Lo dice uno studio dell’università Johns Hopkins.
Il caffè fa bene alla memoria
Una tazzina di caffè archivio

Tre caffé per ricordarsi l’ora di un appuntamento o tutte le password dei social network? Non sarà la soluzione, ma a quanto pare aiuta. La caffeina non è solo una sostanza eccitante, ma potenzia anche la memoria: il quantitativo di poco meno di tre tazzine di espresso assunto poco dopo un “esercizio” mentale migliora infatti anche il giorno dopo il ricordo di quanto appreso.

A scoprire gli effetti sulla memoria a lungo termini del più diffuso degli eccitanti è stato un gruppo di ricercatori statunitense guidato dall’Università Johns Hopkins il cui lavoro è stato pubblicato su Nature Neuroscience.

Per capirlo i ricercatori hanno chiesto a 100 volontari di eseguire una serie di test di apprendimento, in particolare di identificare e memorizzare una serie di immagini. Appena conclusa la prova ogni partecipante ha ricevuto una pillola contenente 200 milligrammi di caffeina, oppure semplice placebo. Tornando il giorno successivo ai volontari sono state nuovamente mostrate le immagini del giorno precedente a cui sono ne erano state aggiunte di nuove, sia casuali che in qualche modo simili.

Il compito era quello di dividerle in tre diverse categorie: vecchie, nuove e simili alle iniziali. I risultati hanno evidenziato che i volontari che avevano ricevuto caffeina hanno avuto una maggiore capacità di distinguere le nuove immagini “simili” da quelle iniziali. Questa migliore capacità di memorizzazione non si è osservata nei soggetti che avevano ricevuto dosi di caffeina molto piccole e neanche in quelli che l’avevano assunta prima di fare il test.