Trasporto scolastico in Comuni della Brianza, ditta condannata al risarcimento

Nei giorni scorsi il giudice ha pronunciato le sentenze del processo per turbativa d'asta nell'ambito del trasporto scolastico in alcuni Comuni della Brianza.
Uno scuolabus - foto d’archivio
Uno scuolabus – foto d’archivio

«Non riesco a comprendere il senso di questa sentenza, comunque aspettiamo le motivazioni e sicuramente ci appelleremo». Questo il commento di Maurizio Bono, il legale di Pasquale Angelino, titolare della ditta di trasporti della provincia di Napoli che dal 2014 si occupa per diversi comuni della Brianza (Lentate, Seveso, Limbiate, Meda e Cogliate) del trasporto scolastico. L’imprenditore, insieme al padre Lorenzo, titolare della Angelino srl, era a processo per turbativa d’asta.

Trasporto scolastico in Comuni della Brianza, le decisioni del giudice

Nei giorni scorsi il giudice Angelo Parisi ha condannato, solo in riferimento alle gare d’appalto per Lentate sul Seveso e Meda, Pasquale Angelino a 15 mesi, con interdizione dai pubblici uffici per lo stesso periodo di tempo e al pagamento di 750 euro di multa. Disposti 10mila euro di risarcimento solo per il Comune di Lentate sul Seveso unico costituito parte civile. Prosciolto, a causa della prescrizione, il padre Lorenzo Angelino. Assoluzione in riferimento a Limbiate e proscioglimento per prescrizione per Seveso, Cogliate e Usmate Velate. Entrambi avrebbero, secondo l’accusa che aveva chiesto condanne per 14 e 16 mesi, persino dichiarato il falso in merito ai requisiti necessari per aggiudicarsi i servizi dal 2014 al 2017. 

Trasporto scolastico in Comuni della Brianza, vicenda partita dalle denunce del precedente gestore del servizio

La vicenda partiva dalle denunce di Franco Bonfanti, titolare dell’omonima ditta di trasporti esclusa da quel servizio dopo decenni, il quale, come parte civile nel procedimento, non ha ottenuto alcun risarcimento.
«Avevo denunciato la ditta del napoletano perché avevano vinto l’appalto da 220 mila euro annui, con uno sconto al ribasso del 13% e perché non avevano una autorimessa come richiesto dalla legge – ha spiegato Bonfanti – poi avevo scoperto che avevano un’area a Misinto che inizialmente non era nemmeno autorizzata ed era insufficiente a ricoverare tutti i mezzi (31) della ditta, che infatti erano parcheggiati per strada. Sono andato avanti a testa alta tra denunce e ricorsi al Tar, respinti, infine l’indagine penale ha visto la luce: ho agito convinto di essere dalla parte del giusto e non mi fermerò: il punto è sempre lo stesso, chi controlla?».

Trasporto scolastico in Comuni della Brianza, battaglia iniziata con ricorsi al Tar

Bonfanti si riferisce alla sua battaglia nei confronti degli Angelino iniziata con ricorsi al Tar ma poi, quando nella zona era arrivata anche una ditta di Isernia, sfociata in una denuncia querela nel 2016 ai carabinieri di Cesano Maderno. Per un po’ sembrò che l’indagine non andasse avanti, fino a che nel 2019 gli Angelino furono rinviati a giudizio. Durante il processo il sindaco di Cogliate, Angelo Basilico, allora consigliere comunale, ha confermato che i mezzi sotto inchiesta erano parcheggiati in strada e che lui stesso aveva presentato interrogazioni sui disservizi. 

«In realtà gli Angelino hanno agito correttamente – ha spiegato l’avvocato Bono – anche perché quando Bonfanti ha partecipato alla gara era in liquidazione e quindi non avrebbe nemmeno potuto vincerla».  Le motivazioni sono fissate a 60 giorni.