Il centro profughi ha chiuso i battenti ed ora i dipendenti della Croce Rossa stanno smantellando l’hub. Dopo settimane di rinvii causa Covid, è arrivata la serrata definitiva. «Gli ultimi quattro ospiti che erano risultati positivi al Covid-19 si sono negativizzati dopo l’ultimo test di domenica e sono stati trasferiti questa mattina in un altro centro in Provincia di Monza e Brianza – racconta il presidente della Cri di Agrate Matteo D’Alessandro -. Ora smonteremo tutte le strutture all’interno dell’area dell’ex casa cantoniera». Si chiude un capitolo di accoglienza durato cinque anni con complessivamente 1.500 migranti che a turno hanno risieduto nella ex casa cantoniera della Provincia al confine con Carugate. Tutto ha avuto inizio nel luglio 2015, quando l’allora prefetto Giovanna Vilasi era a caccia di un posto dove trasferire i migranti appena sbarcati in Italia. In quel periodo la Provincia mise a disposizione l’area di proprietà sul territorio di Agrate.
Inizialmente avrebbero dovuto essere ospitati tra i 40 e i 50 migranti, ma nei momenti di massima intensità degli sbarchi a ad Agrate sono arrivate anche 240 persone provenienti dall’Africa Centrale e dall’Asia. Non sono mancati momenti di tensione tra i richiedenti asilo, ma le liti non hanno mai generato grossi disagi se non il lancio del cibo tra gli ospiti, un atto che qualche anno fa aveva fatto intervenire precauzionalmente le forze dell’ordine. Oltre a questa protesta non si sono registrati altri gravi episodi e molti extracomunitari hanno preso parte spesso alle attività delle associazioni del paese. Un esempio su tutti è stata la collaborazione con i volontari della vasca volano.
In realtà la struttura sarebbe dovuta essere chiusa già al 31 luglio, ma la presenza di 6 positivi al virus nelle scorse settimane ha rallentato le procedure di smantellamento e gli ultimi 27 richiedenti asilo sono rimasti bloccati in quarantena per due settimane. Ora con qualche giorno di ritardo i cancelli si sono chiusi definitivamente, me resta in sospeso il destino di tutto questo spazio di proprietà provinciale.
Il comitato della Croce Rossa di Agrate vorrebbe continuare a sfruttarlo per altre attività. Ma l’ultima parola spetterà all’attuale presidente della Provincia di Monza e Brianza, Luca Santambrogio. «Per il momento noi andremo avanti con la distribuzione dei pasti a domicilio e il trasporto dei pazienti che si sottopongono a dialisi – ha concluso D’Alessandro -. Per tutto il resto attendiamo risposte in merito».