Traffico e smaltimento illecito di rifiuti: 15 arresti, tre in Brianza – VIDEO

Le indagini partite dal rogo dell’ottobre 2018 a Milano. Ci sono anche tre residenti nella provincia di Monza e Brianza tra i quindici arresti nell’ambito dell’Operazione Venenum per “traffico illecito di rifiuti, attività di gestione non autorizzata e intestazione fittizia di beni”.
Polizia arresti traffico illecito rifiuti
Polizia arresti traffico illecito rifiuti

Ci sono anche tre residenti nella provincia di Monza e Brianza tra i quindici arresti eseguiti dalla polizia di Stato in diverse regioni (8 in carcere, 4 agli arresti domiciliari e 3 con l’obbligo di dimora nel comune di residenza) nell’ambito dell’Operazione Venenum per “traffico illecito di rifiuti, attività di gestione non autorizzata e intestazione fittizia di beni”.

In carcere un quarantenne di Desio, autista di una delle aziende coinvolte e già noto per reati vari tra cui associazione per delinquere, porto abusivo d’armi e appropriazione indebita, un cinquantenne di Lissone (con precedenti per rapina stupefacenti e anche attività di gestione rifiuti non autorizzata) e un collega quarantenne residente a Seregno (con analoghi precedenti).


Le indagini della Squadra Mobile, coordinate dalla Dda di Milano, sono partite dall’incendio del capannone della Ipb in via Chiasserini 104, a Milano, distrutto nel rogo divampato il 14 ottobre 2018. Durante quell’incendio dal sito di stoccaggio si sollevò una colonna di fumo nera visibile da chilometri, e per molti giorni a seguire l’aria fu irrespirabile nella zona e a causa del vento con odori che arrivarono fino al centro della città.

Sono 37mila le tonnellate di rifiuti smaltiti illegalmente dal gruppo criminale e si tratta di rifiuti indifferenziati urbani, il 38 per cento proveniente dalla Campania.

Secondo quanto accertato dal procuratore aggiunto Alessandra Dolci e dai sostituti Silvia Bonardi e Donata Costa, sui conti della società Ipb Italia Srl sarebbe transitato un guadagno di 1.086.000 euro, cifra che è stata oggetto di sequestro preventivo. Ancora da quantificare, invece, il ricavo illecito delle altre società coinvolte. Tra i destinatari dei provvedimenti giudiziari, ci sono imprenditori, amministratori e gestori di società operanti nel settore dello stoccaggio e smaltimento rifiuti, intermediari e responsabili dei trasporti.