Nonostante le divisioni e contrarietà manifestate a livello europeo torna anche per quest’anno l’ora solare: nella notte tra sabato 30 e domenica 31 ottobre, precisamente alle 3, le lancette (ma in molti casi i “device” connessi a internet lo fanno autonomamente) dovranno essere spostare un’ora indietro. L’ora solare resterà in vigore fino al 27 marzo 2022, quando tornerà quella “legale”, quindi occorrerà di nuovo spostare (questa volta in avanti) le lancette.
Il vantaggio di dormire un’ora in più nella notte tra sabato e domenica sarà poca cosa rispetto alla perdita di un’ora di luce nel pomeriggio, compensata però da sessanta minuti in più di luce al mattino. Uno spostamento che ha effetto, per qualcuno, dal punto di vista psico-fisico con stanchezza, difficoltà a concentrarsi e malumore.
Il mantenimento del cambio dell’ora è dibattuto: nel 2018 quasi 5 milioni di cittadini dell’Unione europea erano stati invitati a esprimersi sulla soppressione con una consultazione, promossa dai Paesi nord-europei: l’84% dei votanti era stato favorevole. Ad oggi, tuttavia, a livello di Commissione europea non si è ancora giunti a una decisione univoca. L’Italia al momento non ha ancora preso una posizione mentre la vicina Francia, dopo una consultazione popolare indetta dall’Assemblea nazionale, ha eliminato il cambio di orario.