Tessere elettorali con il cognome del marito: una segnalazione anche a Monza

Il primo caso a Genova, poi diversi in tutta Italia e anche a Monza: una lettrice ha segnalato che sulle nuove tessere elettorali alle donne sposate (ma anche quelle separate) è stato aggiunto il cognome del marito. “Un insopportabile passo indietro di anni” , dice.
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BESANA ELEZIONI SEGGI Attilio Pozzi

“Arrivederci signora Brambilla”. Il cognome è inventato, ma non è questo il punto: potrebbe essere un cognome qualsiasi, il fatto è che si tratta non del cognome dell’elettrice, ma di quello del marito. E allora la lettrice ha segnalato al Cittadino che anche a Monza (ma non sembra essere il solo Comune in Brianza) è stato deciso che sulle nuove tessere le donne sposate non sono più semplicemente se stesse, ma se stesse “in” il cognome del marito.

“Un insopportabile passo indietro di anni” cioè quando una donna non è se stessa, ma se stessa coniugata con qualcuno. “Intollerabile” aggiunge la lettrice che si è resa conto di quanto sia accaduto soltanto all’uscita dal seggio e che pensa sia invece individuale, personale quanto il voto quanto scritto sulla tessera. “Non mi hanno chiesto nulla quando ho rifatto la tessera”, aggiunge.

Il decreto prevede che sia facoltà scrivere il nome del coniuge, ma recentemente alcune amministrazioni lo hanno adottato come necessario senza avvisare le elettrici.

“Il voto è personale” ricorda la monzese ricordando la Costituzione: non è il “patronimico” a determinare chi sia una persona, riportando indietro l’orologio a un’epoca in cui era l’uomo a essere determinante.