Tenta di truffare un’anziana e poi scappa spruzzando uno spray urticante

L’episodio a Besana Brianza: l’uomo ha cercato di spacciarsi per tecnico comunale, ma di fronte ai sospetti dell’anziana vittima ha spruzzato una sostanza urticante prima di scappare.
La tentata truffa è stata denunciata ai carabinieri
La tentata truffa è stata denunciata ai carabinieri Fabrizio Radaelli

Tentata truffa finita con “sostanza intossicante” spruzzata nell’appartamento di un’anziana signora. È successo a Besana martedì 27 febbraio, in zona Balgano. «Un uomo si è presentato come dipendente comunale e si è introdotto nella casa» della donna, ha scritto un cittadino sui social (gruppo Facebook “Sei di Besana Brianza se”), poco dopo l’accaduto. A confermare l’episodio anche i carabinieri della stazione cittadina, che sono intervenuti sul luogo raccogliendo la denuncia della donna.

Quest’ultima ha riferito all’Arma che «l’uomo, italiano, si presentava bene. Ma che quando lui ha iniziato a parlarle di acqua da controllare, di lavori che avrebbero interrotto il flusso e così via, lei si è insospettita e ha avuto la prontezza di sollevare il telefono» per chiamare aiuto o quantomeno per verificare in municipio che tecnici comunali stessero effettivamente svolgendo analoghe attività sul territorio. Il presunto truffatore si è dunque allontanato dall’abitazione, ma su Facebook è stato segnalato che prima di farlo «all’interno (della casa, nda) ha spruzzato una sostanza tipo intossicante e se ne è andato».

Lo stesso giorno, poco prima dell’episodio del Balgano, anche in via Parini si è verificato un simile episodio. «Verso le 10 del mattino ci ha suonato al campanello un tizio che si è presentato come tecnico dell’acqua – spiega Peppe Po. -. Solitamente, almeno un paio di volte ogni anno viene un addetto per la lettura del contatore, dunque mia moglie gli ha indicato la posizione del contatore in giardino. Ma lui non è andato in quella direzione, è salito fino alla porta di casa». Descritto con giacca di pelle marrone, occhiali rotondi e cappellino, italiano dall’accento settentrionale e con un sorriso simpatico, «ci ha detto che il Comune avrebbe chiuso l’acqua praticamente subito, dalle 10 alle 10.30. Ha poi aggiunto che nell’acqua era stato sciolto un solvente velenoso, di non berla per alcun motivo».