Tempi d’attesa per gli esami a Monza e dintorni, cos’è cambiato in un anno

Qualche confronto tra i dati del 2015 e quelli del 2016 per i tempi di attesa per esami e visite a Monza e Brianza. Ecco che cosa è cambiato in un anno.
Il piano terra del San Gerardo dove da lunedì si troverà il Cup
Il piano terra del San Gerardo dove da lunedì si troverà il Cup Fabrizio Radaelli

Il record spetta alla prima visita di medicina fisica e di riabilitazione. Per ottenere un appuntamento al San Gerardo bisogna armarsi di santa pazienza e attendere 356 giorni. Praticamente un anno. Peggio del 2013 quando un’inchiesta del nostro giornale aveva messo in luce il dato già preoccupante di 343 giorni, in barba alla legge regionale che, per questo tipo di prestazione, prevede un’attesa massima di 40 giorni.

Per la stessa prestazione non va molto meglio altrove: l’ambulatorio di Macherio collegato all’azienda San Gerardo ha sospeso gli appuntamenti, l’ospedale di Vimercate chiede di aver pazienza 98 giorni, il Policlinico di Monza 85 giorni, 45 agli Istituti Clinici Zucchi. Ad onor di cronaca va detto che esiste la possibilità di avere un appuntamento in 5 giorni alla BB Nova Medical di Nova Milanese e in 7 al Politerapico di Monza.

Per indagare l’andamento dei tempi di attesa della sanità brianzola abbiamo rispolverato una tabella realizzata un anno fa (era la fine di aprile del 2015) e l’abbiamo confrontata con i dati pubblicati in questi giorni sul sito dell’ex Asl di Monza e Brianza. Laddove è stato possibile abbiamo confrontato i tempi per le stesse prestazioni, inserendo però per il 2016 anche gli ospedali di Desio e Vimercate, aggiungendo la visita dermatologica e sostituendo l’esame del campo visivo al computer (che non risulta più tra le prestazioni presenti sul sito) con quello del fondus oculi.

Risultati? Ci sono strutture che negli ultimi dodici mesi hanno migliorato le proprie prestazioni, come il Policlinico di Monza e altre come Zucchi e San Gerardo che hanno migliorato alcuni tempi d’attesa, ma peggiorato in altri. Andiamo con ordine. Dopo la riabilitazione, le visite oculistiche sono quelle che evidenziano tempi d’attesa più lunghi ben 204 giorni al Policlinico per un esame del fondo dell’occhio, 122 giorni al San Gerardo vecchio, 152 al Nuovo, 92 giorni a Vimercate, solo 10 agli istituti Clinici Zucchi.

Il San Gerardo peggiora la sua prestazione per la Tac del cranio (tempi doppi), per la mammografia si passa da 32 a 40 giorni, per l’ecocolordoppler cardiaca da 6 giorni del 2015 a 40 del 2016. Più o meno stabile il tempo di attesa per l’ecografia dell’addome (25 giorni adesso, 24 un anno fa). Migliora invece la prestazione sull’ecocolordoppler degli arti inferiori che passa da 26 giorni a soli 5, la colonscopia da 30 a 25, l’ecografia ostetrica da 17 a 15.

L’ospedale di Vimercate ha il record negativo per la mammografia bilaterale (89 giorni), mentre l’ospedale di Desio è maglia nera in Brianza per la visita dermatologica con 94 giorni di attesa. Se poi è vero che il Policlinico è il centro che ha ridotto i tempi d’attesa su diverse discipline è anche vero che resta in Brianza la struttura con le attese più lunghe. Se si sommano i tempi delle dieci prestazioni prese in esame il Policlinico è maglia nera con 724 giorni complessivi (su nove prestazioni), seguito dal San Gerardo (421), Vimercate (387 su 9 prestazioni), Zucchi con 238 su otto prestazioni e Desio con 235 giorni su soli 7 esami.

Intanto, 35 milioni di euro per abbattere le liste d’attesa: è l’impegno di regione Lombardia deliberato a metà maggio. «Abbiamo deliberato un impegno forte della Regione per la riduzione delle liste d’attesa – è la dichiarazione del Governatore Roberto Maroni- con lo stesso obiettivo introduciamo il progetto “Agende trasparenti” per aumentare le prestazioni della specialistica ambulatoriale e proseguiamo con il progetto “Ambulatori aperti”, di sera e nei fine settimana».

Le nuove risorse saranno distribuite alle strutture sanitarie lombarde che saranno poi sottoposte ad una valutazione sull’efficacia di questi interventi. Ai responsabili delle strutture sanitarie pubbliche e convenzionate spetta il compito di definire le procedure necessarie per ottenere l’abbattimento delle liste d’attesa.

«Si tratta del più importante investimento per la riduzione delle liste d’attesa fatto negli ultimi tempi – ha sottolineato il governatore -, fatto con risorse della Regione, a cui si aggiungono quelle già stanziate nelle passate settimane, di complessivi 230 milioni, di cui 50 della Regione Lombardia, per l’edilizia sanitaria e per il miglioramento delle attrezzature di tutte le Asst della Lombardia».

Dal prossimo anno si aggiunge la novità delle “agende trasparenti” che prenderà il via a gennaio 2017: «Tutte le agende di tutte le strutture sanitarie pubbliche e accreditate saranno disponibili, chiamando un solo numero, il nostro call center regionale- ha spiegato Maroni-: è una svolta significativa che contribuisce a meglio organizzare le richieste di prestazioni, rendendo quindi più efficiente il sistema e riducendo anche così le liste di attesa».

Prosegue anche il progetto “Ambulatori aperti” che è partito un anno e mezzo fa e consiste nel tenere aperti gli ambulatori delle strutture pubbliche e alcuni privati fino alle 22 durante la settimana e il sabato e la domenica mattina. «Proseguiremo con questa iniziativa- ha detto maroni- perché ha dato risultati molto soddisfacenti».