La regolamentazione dell’uso dei monopattini elettrici con l’inserimento nel nuovo Codice della Strada dell’obbligo del casco, del titolo abilitativo (patentino) e dell’identificazione del mezzo. Sono queste le proposte che la Confarca (Confederazione italiana che rappresenta oltre 2.500 tra autoscuole, scuole nautiche e studi di consulenza) ha illustrato durante la conferenza stampa che si è tenuta alla Sala Caduti di Nassiriya del Senato, alla presenza dei senatori William De Vecchis (Lega) ed Emanuele Dessì (Gruppo misto) e dei segretari nazionali della confederazione Christian Filippi (sezione autoscuole), Roberto Gianolio (sezione studi di consulenza) e Adolfo D’Angelo (sezione nautica). Proposte “contro l’uso improprio e incivile di questi veicoli elettrici”, prima che il 10 novembre il decreto venga convertito in legge, ribadite dal presidente della Confarca, Paolo Colangelo: «Le nostre richieste sono di introdurre un contrassegno identificativo per questi veicoli, non soltanto per la questione relativa agli incidenti stradali, ma anche ad esempio per scongiurare la sosta selvaggia sui marciapiedi ed in aree non adibite – ha affermato il presidente della Confederazione –. Immaginiamo una persona con una mobilità ridotta o non vedente quali problemi potrebbe avere di fronte ad un monopattino abbandonato sul marciapiede. Oltre ad un contrassegno identificativo, chiediamo che venga introdotto l’utilizzo obbligatorio del casco, una copertura assicurativa per la responsabilità civile, ma anche un titolo di guida abilitativo per la conduzione di questi veicoli, non tanto per la semplice conoscenza del Codice della Strada, quanto perché potrebbero essere utilizzati da persone per cui è precluso il conseguimento della patente, come problemi legati all’uso e consumo di alcol e di droghe o disturbi mentali».