Il “fondo di solidarietà” alle famiglie bisognose, promosso dalla comunità pastorale Regina degli Apostoli, verrà ufficialmente lanciato nel week-end dell’8 e 9 novembre. “Il progetto è pensato per aiutare le famiglie in difficoltà nel pagamento di alcune spese urgenti” ha spiegato don Luca Raimondi, parroco della comunità.
Nonostante l’iniziativa abbia mosso i primi passi già lo scorso anno, raccogliendo qualche fondo e cominciando ad aiutare alcuni residenti, sarà il prossimo fine settimana a dare la spinta a questo importante progetto di sostegno alle famiglie messe in difficoltà dalla crisi economica e occupazionale. In tutte le parrocchie della comunità (Bernareggio, Aicurzio, Sulbiate e Villanova), al termine delle Messe, saranno presenti alcuni volontari per la raccolta di offerte. Il contributo potrà essere versato in tre forme: tramite offerta libera, con bonifico bancario oppure scegliendo l’offerta “sostenitore”, vale a dire 60 euro annuali o 20 euro ogni quadrimestre. Quanto verrà raccolto sarà speso per aiutare chi, residente in uno dei Comuni della comunità pastorale, ha perso il lavoro ed è in difficoltà: “Il fondo è un modo nuovo di aiutare perchè offre un contributo per pagare le urgenze (bollette, rate…) creando un rapporto solidale. Crediamo sia importante non solo sostenere in modo concreto chi è in difficoltà al fine di superare il momento critico, ma anche facendo in modo che la persona o la famiglia non si senta sola e venga aiutata a ritrovare un’occupazione” si legge sul volantino che illustra l’iniziativa. Per accedere al fondo è necessario telefonare a un numero adibito (380.6919264) e fissare un appuntamento in uno dei centri di ascolto che, di sabato in sabato, si trova in ciascuna delle parrocchie della comunità. Sarà il consiglio nominato da don Luca, e composto di 6 persone, a valutare le richieste e a decidere in che misura soddisfarle. In tutti i casi, l’intervento per ciascun richiedente sarà di un massimo di 1000 euro annuali e non sarà in denaro, bensì servirà a coprire direttamente le spese “obbligate”.
Quanti vogliano contribuire al progetto pur non avendo la possibilità di farlo in termini economici, possono trovare modalità differenti per sostenere il fondo: collaborare attivamente alle iniziative proposte, dando la propria disponibilità alle persone della Caritas, oppure fornire idee e suggerimenti per incrementare il fondo. Il termine del progetto è fissato per la fine del 2015. Solo in quel momento si deciderà se rinnovare o meno l’iniziativa.