Comunicazione di fine indagini per il capogruppo leghista Massimiliano Romeo, l’ex assessore Massimo Ponzoni, l’ex consigliere Pdl Roberto Alboni e gli altri sessanta indagati per peculato in merito alle spese pazze in Regione Lombardia. I brianzoli non hanno nulla a che vedere con chi si è fatto pagare i lecca lecca, il tosaerba o il conto del matrimonio della figlia, ma hanno parecchi pranzi da giustificare.

E Romeo non ci sta a passare per il furbetto che offriva con i soldi pubblici le cene agli amici per un totale di quasi 24mila euro: «Sono convinto di aver agito correttamente, in ogni caso ho restituito da tempo alla Regione la somma contestata dai magistrati e, a dimostrazione della mia buona fede, quelle per cui ho chiesto il rimborso tra il 2010 e il 2012. Non ho presentato scontrini per acquisti personali o voluttuari. Ho chiesto il rimborso solo per pranzi e cene istituzionali o di rappresentanza e, in un eventuale processo, dimostrerò la correttezza del mio operato»».

Nei mesi scorsi era stata chiesta l’archiviazione per le accuse nei confronti del democratico Pippo Civati e di Stefano Carugo, passato dal Popolo della libertà al Nuovo Centrodestra.