Sovico: a speciale “Porta a Porta” su Rai 1 la testimonianza della mamma di Lorenzo Cenzato ucciso nel 2011

Su Rai 1 a "Porta a Porta" la testimonianza di Carolina Porcaro, madre di Lorenzo Cenzato, il 18enne ucciso da un coetaneo 14 anni fa
La mamma di Lorenzo Cenzato a Porta a Porta
La mamma di Lorenzo Cenzato a Porta a Porta

Partendo dall’immagine simbolo della Pietà di Michelangelo, Bruno Vespa – nello speciale “Porta a Porta  “Il dolore di Maria” andato in onda venerdì 18 aprile su Rai 1 – ha raccontato la sofferenza dell’umanità attraverso quella di otto madri che hanno perso i figli nelle circostanze più diverse, dalle guerre alle tragedie sul lavoro fino ai più dolorosi fatti di cronaca. Tra di loro, la profonda e toccante testimonianza della sovicese Carolina Porcaro, madre di Lorenzo Cenzato, il 18enne ucciso 14 anni fa da un coetaneo dell’Ecuador. La donna ha incontrato Bruno Vespa tenendo tra le mani la foto del figlio. Lei ha perdonato l’assassino di suo figlio, sin dal primo momento.

A “Porta a Porta” la testimonianza della mamma di Lorenzo Cenzato di Sovico

Non sento di odiare l’assassinio. Ho detto così perché ho pensato che Lorenzo in quel momento non aveva più bisogno di me e lo pensavo già tra le braccia del Signore.  Mentre pensavo a quel ragazzo che invece doveva portare questa pena nel cuore per quello che aveva fatto” afferma la madre “aveva tolto la vita ad un ragazzo ed è la cosa più brutta che puoi fare in questo Mondo. Sono riuscita a parlare coi suoi genitori e ho detto loro che dovevano stargli vicino e farlo sentire amato e non abbandonato”. 

Sovico, la mamma di Lorenzo Cenzato: “Quel giorno come la Madonna ai piedi della Croce”

Il giorno del delitto, la sovicese  disse di sentirsi come la Madonna ai piedi della Croce. “Sì – ricorda  a Vespa – ho provato la stessa cosa che provava la Madonna che vedeva suo figlio che moriva. Poi ho sentito le parole di Gesù: Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno. Gesù dice che dobbiamo perdonare e io non ho avuto difficoltà a perdonare questo ragazzo, cerco sempre
di ricordarmi di lui affinché non abbia questo senso di colpa per tutta la vita e che sia una persona migliore, lui deve vivere”.

L'autore

Giornalista pubblicista dal 1998, ascolto persone, racconto storie, modero eventi. Amo lo sport, ma sono molto di parte.