Soluzione allo studio per il capolinea seregnese della metrotramvia

La proposta contempla il mantenimento della previsione progettuale, con un sottopasso di collegamento alla stazione ferroviaria, così da dimezzare i tempi di percorrenza
Da sinistra, Raffaella Leveni, David Savoca, Alberto Rossi e Maurizio Bianchi

Il tavolo di lavoro tra enti che si è occupato della variante di progetto per il capolinea seregnese della metrotramvia Milano-Desio-Seregno ha prodotto una proposta di soluzione, che dovrebbe consentire una più facile interconnessione con la stazione ferroviaria di piazza 25 aprile. Lo ha spiegato mercoledì 16 novembre il sindaco Alberto Rossi, intervenendo all’assemblea di quartiere, ospitata dal teatro Sant’Ambrogio di viale Edison ed indetta dal comitato di quartiere di Sant’Ambrogio, la prima convocata dopo le elezioni dei comitati di quartiere in forma istituzionale, risalenti al mese di maggio. «L’opzione su cui abbiamo puntato maggiormente -ha confermato il primo cittadinocontemplava l’arrivo della metrotramvia in stazione, con l’utilizzo del binario numero tredici. Rfi è stata però indisponibile da questo punto di vista, ma ha comunque identificato un’area all’interno dell’ex scalo merci, dove già era previsto il capolinea della tratta, area che non tocca i binari. Da lì partirà un sottopasso, che condurrà i passeggeri al primo binario della stazione. Il capolinea quindi rimarrebbe dov’è, ma i tempi di percorrenza per arrivare in stazione, che oggi sono stimati tra i nove ed i dodici minuti, si dimezzerebbero. Ora servirà uno studio, per definire una variante vera e propria, per la quale Regione Lombardia ha già messo sul tavolo 5 milioni di euro».

Comitato Sant’Ambrogio: le priorità operative

La serata, cui ha assistito una quarantina di persone, ha visto per il resto la presentazione del direttivo del comitato di quartiere, che è presieduto da David Savoca, con Raffaella Leveni vice. Completano il quadro i consiglieri Maurizio Bianchi, Altea Calastri, Daniela Casati, Giancarlo Raimondo e Matteo Venier. Le priorità operative indicate da Savoca sono la riattivazione del tavolo con Rfi, per individuare un’opera di compensazione alla prevista chiusura del passaggio a livello tra le vie Bottego e Sabatelli, articolata anche in un passaggio carrabile e non solo ciclopedonale; la definizione del progetto preliminare di una nuova rotatoria in viale Nazioni Unite, non solo a titolo di compensazione per la chiusura del passaggio a livello; interventi sulle aree degradate sul territorio; la sistemazione viabilistica del comparto tra le vie Trieste, Fiume, Solferino e Comina, con l’introduzione di un’area a 30 chilometri all’ora; la ridefinizione del capolinea della metrotramvia; infine, la previsione di incentivi fiscali per chi apre o mantiene aperta un’attività commerciale in periferia, come appunto è Sant’Ambrogio. «Per il comparto tra le vie Trieste, Fiume, Solferino e Comina -ha sottolineato Savocaabbiamo presentato un’osservazione al nuovo piano urbano del traffico e siamo in attesa di una risposta». Gli astanti hanno chiesto invece più attenzione per la problematica parcheggi in via Solferino. In apertura, l’assessore alle politiche sociali Laura Capelli ha illustrato il progetto “Attenzione ai quartieri”, che prevede l’impiego di percettori del reddito di cittadinanza per segnalazioni di disservizi e necessità nei singoli agglomerati.