Alla vista dei carabinieri ha nascosto la droga nella borsa della fidanzata, ma è stato inutile. Lo spacciatore, 25enne marocchino con vari precedenti, è stato ugualmente arrestato al parco delle Groane per il possesso di oltre duecento grammi di stupefacenti, tra cui 150 di eroina. Con lui è finita in manette anche la fidanzata. Una ventunenne italiana incensurata che è stata rimessa in libertà dal tribunale di Monza, al termine dell’udienza di convalida dell’arresto celebrata giovedì, è stata rimessa in libertà in attesa della definizione del processo. La giovane, difesa d’ufficio dall’avvocato Mattia Carminati, ha sostenuto la sua estraneità alla vicenda, riuscendo a ottenere di fatto la liberazione immediata, senza essere sottoposta ad alcuna misura cautelare, a fronte di una richiesta di custodia in carcere formulata dal magistrato di turno in procura.
Decisione opposta per l’uomo, senza fissa dimora e già noto agli archivi delle forze dell’ordine, per i suoi trascorsi giudiziari. Nei suoi confronti, il giudice Guglielmo Gussoni ha disposto la custodia cautelare in carcere. I due, nel pomeriggio del cinque agosto, sono stati notati dai carabinieri mentre si aggiravano nella zona boschiva del parco, a ridosso della strada provinciale 527. I militari hanno deciso di controllarli, trovando 150 grammi di eroina, 50 di hashish, 4 grammi di cocaina, materiale per il confezionamento, 5000 euro in contanti e ben sei telefoni cellulari con relative schede.