Non fu omicidio premeditato, quello commesso da Mario Zaffarana contro il vicino di casa Michelangelo Radaelli, sgozzato nei box condominiali di via Parini, a Solaro, il 23 dicembre 2017. Lo hanno stabilito i giudici della Corte d’Assise del tribunale di Monza, nella sentenza di primo grado che ha condannato Zaffarana alla pena finale di 21 anni. Sull’uomo, difeso dall’avvocato Luca Valaguzza, pendeva una richiesta di condanna all’ergastolo.
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Ci vorranno tre mesi per conoscere le motivazioni del provvedimento che, pur ridimensionando le conclusioni della pubblica accusa, riconosce comunque il muratore 59enne colpevole di omicidio. Accusa che l’imputato ha sempre respinto, nonostante con la vittima ci fosse una forte inimicizia nata da precedenti litigi condominiali. Rapporti pessimi, che avevano portato i due ad avere uno scontro fisico nel quale Redaelli era stato colpito da un pugno.