Skatepark a Monza, parola ai ragazzi: «Uno spazio per noi, ma anche un presidio per il territorio»

Dopo la visibilità sui social e quasi mille firme alla petizione (tutte negli ultimi giorni), è Alessandro, 16 anni, a spiegare perché a Monza serve uno skatepark. E suggerisce anche come dovrebbe essere.
Lo skatepark di Seregno
Lo skatepark di Seregno

Alessandro Dominguez, 16 anni, è lo studente monzese che, sfruttando le pagine social della città, ha lanciato una petizione online per ridare a Monza uno skatepark dopo la chiusura, sette mesi fa, della struttura di viale Elvezia.

«Ho pubblicato la raccolta firme utilizzando la piattaforma change.org tre mesi fa, ma solo negli ultimi giorni è stata ripresa su alcune pagine Facebook e ha ottenuto un’incredibile visibilità – racconta – In pochissimi giorni abbiamo già raggiunto quasi mille firme».


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«Firmando questa petizione ci aiuterai a farci ascoltare dal Comune di Monza per ricostruire un luogo sicuro che accoglierà tutti gli appassionati di skate, monopattino e bmx», si legge nel testo della petizione.

Sono una settantina i ragazzi che giornalmente frequentavano lo spazio di viale Elvezia. Una volta smantellato si sono diretti verso piazza Trento e Trieste.

«Non l’abbiamo fatto per protesta, a noi interessa utilizzare uno spazio in piano sufficientemente ampio, e piazza Trento è l’unico posto a Monza che risponda a queste caratteristiche. Non occupiamo la piazza ma solo la striscia di pavimentazione tra l’ingresso laterale del Comune e il muretto in cemento. Spesso è arrivata la Polizia locale a mandarci via. Un paio di volte ci hanno dato anche la multa, ma noi torniamo anche perché non c’è altro posto», continua Alessandro.

L’amministrazione sta già valutando un’altra location per realizzare un nuovo skatepark. Una delle ipotesi sul tavolo è una zona accanto ai campi del Rugby Monza, a San Rocco, «ma è ancora tutto da valutare», precisano dal Comune.

«Ci piacerebbe che la nuova struttura fosse non più in legno ma con pedane in cemento con bordi di metallo, come è lo skatepark in Bicocca. Inoltre la posizione ideale sarebbe all’interno di un’area verde, lontano dalle case, come c’è a Seregno – conclude Alessandro Dominguez -Ci auguriamo che l’amministrazione prenda in considerazione la nostra petizione. Uno skatepark rappresenterebbe non solo uno spazio di aggregazione per tanti ragazzi, ma anche un presidio del territorio e un incentivo al commercio locale».

L'autore

Nata nell’anno dei due presidenti e dei tre papi. Scrivo per il Cittadino dal 2009, prima solo per l’edizione cartacea poi per la tv e il sito per cui realizzo anche servizi video. Mi occupo di chiesa locale, cronaca, volontariato, terzo settore, carcere. Con l’associazione Carcere Aperto nel 2011 ho realizzato insieme al fotografo Antonio Pistillo la mostra “Guardami”, dove abbiamo raccontato le storie dei detenuti della casa circondariale di Monza.