Il procedimento di verifica delle vasche è sempre lo stesso: si preleva il percolato, lo si analizza, si controlla la tenuta strutturale delle costruzioni e si mantiene il verde circostante. Dopo anni di silenzio dovuto in parte al volontario immobilismo dell’amministrazione Allievi, l’ormai ex sindaco che è anche arrivato a dimettersi, poco più di un anno fa, segnalando problematiche che poi si sono rivelate reali solo per minima porzione, ed in parte al passaggio di consegne tra il comune di Seveso e Regione Lombardia, che ha poi affidato la gestione delle procedure ad Ersaf, l’ente regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste.
Vasche con la diossina sotto la lente a Seveso: le rilevazioni in primavera
Terminata la transizione sono state avviate le indagini con il georadar per monitorare la situazione delle vasche e nella primavera di quest’anno sono cominciate le rilevazioni del percolato per il quale, dalle analisi preliminari, non sono emerse anomalie. A tal proposito Regione Lombardia ha stanziato mezzo milione di euro ad Ersaf per effettuare i necessari interventi di manutenzione. Ovviamente si è proceduto prima con la bonifica del verde per permettere un facile accesso alle strutture e successivamente con i prelievi della sostanza.
Vasche con a diossina sotto analisi a Seveso, parla il sindaco
«Confermo le indagini e le analisi», dice la sindaca Alessia Borroni, «per queste ultime ci sono state rilevazioni aggiuntive la prima settimana di luglio. Tutto procede nel migliore dei modi e le preoccupazioni si sono ammorbidite di fronte ai buoni riscontri dei primi risultati. Entro la fine del mese di luglio dovremo avere le conclusioni documentali ed a settembre esporremo tutto in un incontro pubblico che non abbiamo potuto organizzare prima proprio per le verifiche in corso e che non vogliono organizzare ad agosto per permettere di partecipare alla maggior platea possibile. Per quanto riguarda invece gli interventi materiali: sul verde in parte si è già operato, mentre per le strutture si tratta per lo più di manutenzioni ordinarie alle quali seguiranno, qualora dovessero occorrere, azioni più decise in base a quanto riferiranno le analisi in corso».