Più passano i giorni e più si avvicina la data di apertura dei lavori – la data non è stata ancora comunicata, ma entro fine anno – per la realizzazione dei lavori propedeutici al raddoppio dei binari della tratta ferroviaria che taglia in due la città di Seveso.
Si tratta della chiusura dei passaggi a livello, di tutti i passaggi a livello, della realizzazione dei sottopassi veicolari di via Raffallo Sanzio e della zona sud al confine con Cesano e della costruzione della passerella pedonale del centro.
Seveso, manca poco al cantiere per il raddoppio dei binari: le preoccupazioni del sindaco Alessia Borroni
Più ci si approssima al momento in cui sarà inaugurato il cantiere e più salgono i dubbi sull’effettiva resa delle soluzioni per la città.
Non è esente da preoccupazioni nemmeno la sindaca Alessia Borroni che spiega: «Ci tengo a dire che quest’opera inizierà durante quest’amministrazione ma non è stata approvata da questa amministrazione. Noi cerchiamo di salvare il salvabile di fronte ad una decisione disastrosa come quella del sottopasso unico del centro città. Sappiamo che molti cittadini pensano sia meglio tenere aperti almeno due passaggi a livello (in particolare il riferimento va ad accesso e deflusso dal quartiere San Pietro, nda). Chiunque vive e frequenta Seveso capisce che, con la realizzazione del tunnel veicolare così com’è stato approvato, è impossibile mantenere i passaggi di via Montello e via Manzoni. Sarebbero assolutamente impossibili da attraversare, per il via vai viabilistico. Per quanto riguarda via Leoncavallo ci siamo presi un impegno e stiamo facendo il possibile per far capire a chi ha progettato e realizzerà i lavori, ovvero Ferrovienord, quanto poco sia opportuna la chiusura».
Seveso: cronistoria del progetto di raddoppio dei binari
Il progetto di raddoppio dei binari risale a diversi anni fa. L’amministrazione del sindaco Butti aveva messo un paletto: per ogni passaggio a livello chiuso un sottopasso.
Con il tempo, e il susseguirsi dell’alternanza democratica o della discontinuità politica, come la si voglia chiamare, questa prescrizione è andata nel dimenticatoio e nell’ultimo progetto approvato è scomparsa.
«Io stessa, nella precedente amministrazione Allievi, avevo sollevato e lamentato preoccupazioni. Mi era stato risposto che i problemi sarebbero stati risolti. E invece quando siamo stati eletti era già tutto fissato; la delibera attuativa di Regione Lombardia è stata approvata cinque giorni dopo la mia elezione. Un altro punto critico è il sovrappasso di via Dante. Il progetto non ci soddisfa a pieno, stiamo facendo il possibile per migliorarlo, perché così com’è stato proposto dalla precedente amministrazione, presenta qualche dubbio sulla fruibilità da parte di anziani e persone fragili. Con Ferrovienord abbiamo continue interlocuzioni, ma desidero confrontarmi anche l’assessore Terzi per il bene della città e non solamente dell’infrastruttura».
