Per quasi sessanta chilometri sono stati alle calcagna del ladro ma alla fine ad “arrestarlo” è stato l’iPhone che aveva rubato un’ora prima. È stato infatti grazie al geolocalizzatore del “melafonino” che gli agenti della polizia di Stato di Sesto San Giovanni hanno alla fine bloccato e arrestato un cinquantenne cileno, in italia da 35 anni, accusato di furto aggravato del telefonino e di un’auto, una Seat, intestata a un seregnese, utilizzata per allontanarsi.
I fatti sono accaduti mercoledì nel lodigiano dove l’uomo, residente a Cinisello Balsamo e con alcuni trascorsi recenti con la giustizia (è uscito dal carcere lo scorso agosto), ha rotto il finestrino di un’auto e rubato la borsetta di una donna. All’interno, il prezioso i-phone. Si è quindi allontanato con la refurtiva e ha rubato una vettura intestata a un seregnese con la quale si è diretto verso casa.
La proprietaria della borsa appena scoperto il furto ha chiamato il marito che, dopo aver geolocalizzato il telefonino, in compagnia di un collega di lavoro si è messo all’inseguimento del ladro. I due l’hanno persino rintracciato in un parcheggio ma, una volta che si sono avvicinati alla Seat. il cileno è ripartito a tutta velocità.
Nel frattempo sono state messe in allarme anche le forze dell’ordine che, sempre attraverso il telefonino in movimento hanno trovato il fuggito in zona Lambrate e quindi a Sesto, dove l’hanno bloccato. La refurtiva e l’auto sono stati restituiti ai proprietari. Processato per direttissima giovedì mattina, l’uomo ha ammesso le sue responsabilità. L’arresto è stato convalidato e attenderà il processo ai domiciliari.