Seregno: via ai lavori di restauro della basilica, appello alla generosità dei fedeli

Partono dall’esterno i lavori di restauro della basilica San Giuseppe di Seregno, il cui primo lotto vale 160mila euro: l’appello di monsignor Bruno Molinari alla generosità della comunità.
La basilica san Giuseppe, chiesa madre di Seregno, ingabbiata per la riqualificazione
La basilica san Giuseppe, chiesa madre di Seregno, ingabbiata per la riqualificazione

La basilica San Giuseppe di Seregno è ingabbiata per tre quarti del suo perimetro. Lavori messi in cantiere nell’anno in cui sono state recentemente ricordate tre date fondamentali della sua storia.

Il 6 maggio 1781, veniva inaugurata la nuova chiesa che sorgeva a metà tra quella di san Vittore e Sant’Ambrogio, la cui prima pietra era stata posta il 27 agosto 1869. Nel 1881, nel primo centenario di vita del tempio, l’arcivescovo di Milano, Luigi Nazari di Calabiana, aveva delegato il patriarca Paolo Angelo Ballerini a compiere la dedicazione della chiesa a san Giuseppe. Era il 22 settembre 1881.

Tempio che era diventato la cattedrale dello stesso Patriarca. Infine l’11 maggio 1981, Papa Giovanni Paolo II con il breve “semper quidem Ecclesia catholica”, eleggeva la collegiata a dignità di basilica e il 27 settembre l’arcivescovo di Milano, Carlo Maria Martini, durante una solenne cerimonia che si era svolta davanti al sagrato dava lettura del breve pontificio, di fronte ad una folla immensa.

Tre date solennizzate dalla presenza in Seregno, domenica 26 settembre, dell’arcivescovo di Milano, Mario Delpini. «Lavori indispensabili e non più procrastinabili – ha spiegato il prevosto monsignor Bruno Molinari- così abbiamo approfittato della ricorrenza degli anniversari e dell’opportunità del beneficio fiscale per dar corso ad un primo lotto di lavori che sono stati affidati alla Rc, restauro conservativo di Busto Arsizio, la cui spesa è prevista intorno ai 160mila euro. L’intervento dovrebbe terminare entro le festività natalizie. Confido molto nella generosità dei fedeli per completare al più presto questo primo lotto».

I lavori di riqualificazione sono stati affidati alla competenza dell’architetto seregnese Carlo Mariani, specializzato nel restauro di monumenti. Mariani ha ricordato che «i lavori avrebbero dovuto iniziare all’interno del tempio, ma l’occasione dei bonus facciate ha portato a mutare i programmi. L’intervento riguarda il tamburo, la cupola e le pareti intonacate che verranno riportate ad una cromia simile a quella del Settecento».