Seregno: un altro furto di computer all’Istituto Levi

Istituto superiore Levi di Seregno ancora nel mirino dei ladri: venerdì mattina la scoperta del furto dei computer di sette aule.

Il mondo della scuola locale sotto tiro. Non è la prima volta e non sarà neppure l’ultima. Sta di fatto che dei malviventi infieriscono, senza neppure rendersi conto del gesto che compiono, sulla didattica sottraendo ai ragazzi mezzi adeguati per seguire al meglio le lezioni incuranti delle conseguenze che possono provocare agli studenti. Venerdì 29 aprile di buon mattino, i collaboratori scolastici, prendendo il loro posto al primo piano dell’ala nuova dell’istituto superiore Primo Levi di Seregno, si sono accorti che le serrature delle porte di sette aule erano state forzate ed erano stati sottratti i personal computer che di solito sono posizionati sulla cattedra. Immediata la segnalazione al dirigente Massimo Viganò che si recava sul posto e amaramente constatava i furti. Subito dopo avvertiva i Carabinieri della compagnia di piazza Prealpi.

Furto di computer al Levi: le ipotesi

Il centro scolastico di via Briantina di Seregno ospita gli istituti superiori Martino Bassi e Primo Levi, quest’ultimo dopo le ore pomeridiane è chiuso agli studenti e al pubblico, mentre il Bassi ha le porte aperte in quanto fino a tarda ora si svolgono le lezioni per gli studenti del corso serale.

Il furto dei computer deve essere avvenuto intorno alle 21. Dalla spiegazione che ha fornito il dirigente scolastico Massimo Viganò, infatti, è emerso che è scattato l’allarme e sul posto a quell’ora è intervenuto il personale della vigilanza.

Secondo l’ipotesi più probabile, e che trova maggior credito, sembrerebbe che i ladri, probabilmente più di uno, siano entrati dalle esterne del piano terra lato est che è il più isolato in quanto si affaccia su una zona verde boscata, e da lì abbiano operato indisturbati. Un furto del valore di circa 10mila euro.

Furto di computer al Levi: l’anno scorso furono 26

Non è la prima volta che l’istituto Levi subisce dei furti. Anche lo scorso anno di questi tempi, in piena pandemia, s’è visto sottratto ben 26 computer.

Sono dispiaciuto e molto rammaricato per l’accaduto – ha detto Massimo Viganòperché è stato arrecato un danno agli studenti e all’intera collettività. Subire due furti di computer in due anni successivi è pesante. Il loro riacquisto comporta che le somme di denaro destinate ad altre attività non si potranno più effettuare. I computer prevalentemente servivano ai docenti per collegarsi con la Lim (lavagna interattiva multimediale) e agli studenti per altro tipo di esercitazioni, ma anche per aiutare qualche studenti, per fortuna pochi, che causa positività deve seguire le lezioni in Dad”.