Il Rotary club Sedeca (Seregno, Desio, Carate) , di cui è attualmente presidente Gilberto Chiarelli, nell’ultima conviviale, in linea con l’ideale del “servire” inteso come motore e propulsore di ogni attività, ha donato all’associazione di volontariato di pronto soccorso e pubblica assistenza “Seregno Soccorso” appartenente ad Anpas (associazione nazionale pubbliche assistenze), la somma di 12 mila euro, consegnata nelle mani del vice presidente Stefano Pisu.
All’evento oltre a un gruppo numeroso di soci del club erano presenti i fondatori storici del servizio di ambulanza di Seregno, Guido Trabattoni e Carla Gatti, i quali nel 1978 su proposta dell’allora sindaco Giancarlo Mariani si erano assunti il compito il qualità di presidente l’uno e di segretaria l’altra, di comporre e dar vita al “comitato per la gestione del servizio di pronto soccorso a mezzo ambulanza”, unitamente a Pietro Alberio, nei locali della caserma dei Vigili del Fuoco di via Ballerini.
Un servizio che è proseguito fino al 1991, quando si è trasformato in “Seregno Soccorso”, con sede in via Stefano da Seregno. la prima presidente, per i primi cinque anni, è stata Carla Gatti.
Nel prendere la parola Stefano Pisu ha dapprima ringraziato per la sensibilità e l’attenzione mostrata nei confronti della sua associazione, successivamente ha spiegato l’attività quotidiana.
Seregno Soccorso conta su 150 volontari, 12 dipendenti e 10 formatori. È un associazione che si autofinanzia e dal marzo 2020 è diventata onlus. I suoi mezzi l’anno passato hanno percorso oltre 6 mila chilometri per servizi. Svolge l’emergenza 118 a Seregno e Desio 24 ore su 24. Trasporta pasti a una trentina di famiglie nel comune di Seregno in convenzione con l’amministrazione comunale, ma anche pazienti nefropatici o dializzati da domicilio ai centri trasfusionali sul territorio di Seregno e comuni limitrofi. Svolge assistenza alle manifestazioni sportive di ogni tipo, e corsi di formazione gratuiti per i volontari che desiderano prestare servizio per Seregno soccorso divisi in 3 moduli: uno base addetto all’accoglienza in 16 ore; intermedio che si chiama trasporto sanitario semplice di 40 ore; avanzato di 70 ore per diventare soccorritore delle ambulanze di emergenza urgenza.
Stefano Pisu ha spiegato che la somma ricevuta di 12 mila euro verrà destinata alla realizzazione di tre progetti: acquisto di un monitor multiparametrico da installare sul l’ambulanza di emergenza-urgenza per la rilevazione e il monitoraggio dei parametri vitali dei pazienti; acquisto di dispositivi di protezione individuali mascherine camici e tute che sono diventati obbligatori e fondamentali per preservare sia i soccorritori che i pazienti dalla diffusione del contagio, il cui l’uso giornaliero incide per 500 euro; acquisto di un manichino di tecnologia avanzata da utilizzare durante i corsi di formazione per le manovre salvavita in caso di arresto cardiocircolatorio e applicazione del defibrillatore.
Pisu, ha chiuso il suo intervento affermando che l’aumento delle vaccinazioni, al di là delle dosi effettuate ha avuto un calo sull’esigenza di trasferimenti in ospedale, che invece aveva caratterizzato i servizi nel 2020, dapprima a Bergamo e Brescia nella prima fase, mentre nella seconda fase a Milano.