La causa del blackout elettrico che, nella giornata di domenica 3 dicembre, ha interessato una porzione del territorio di Seregno, in modo particolare l’abitato di San Rocco, è da ricondurre ad uno scavo effettuato da una società terza, che ha danneggiato l’isolante del cavo di media tensione, ingenerando poi il suo deterioramento e quindi il corto circuito. Lo ha spiegato RetiPiù, società che gestisce la distribuzione dell’energia elettrica in città, in un comunicato stampa. «I dati -evidenzia il testo– dimostrano che i guasti a Seregno hanno un’incidenza inferiore rispetto al dato riferito alle reti di distribuzione a livello nazionale». Nello specifico, nel triennio tra il 2020 ed il 2022, la durata media in città delle interruzioni per utente della bassa tensione è stata quantificata in 33,071 minuti, a fronte della media nazionale di 40,432 minuti, mentre per la media tensione si parla di 1,023 minuti a Seregno e di 3,310 a livello nazionale.
RetiPiù: investimenti per 4 milioni di euro all’anno
«RetiPiù -spiega il comunicato- gestisce la distribuzione dell’energia elettrica nella città di Seregno con una concessione valida fino al 2030. Un servizio che ci impegniamo a garantire migliorando tecnologia ed innovazione, con un investimento medio annuo che supera i 4 milioni di euro. L’impianto di distribuzione dell’energia elettrica della città di Seregno negli ultimi 10 anni è stato oggetto di numerosi interventi di adeguamento strutturale e di digitalizzazione della rete per potenziare ulteriormente le performance qualitative ed offrire un servizio sempre più efficiente». Ed ancora: «Gli eventuali guasti o disservizi sulla rete in media tensione vengono costantemente monitorati dal sistema di telecontrollo e telegestione di RetiPiù, che allerta in tempo reale il personale tecnico di eventuali anomalie e necessità di intervento. Inoltre, è in funzione 24 ore su 24 e 365 giorni all’anno un servizio di contact center per segnalare eventuali problematiche agli impianti rilevati dagli utenti finali, che attiva l’intervento dei nostri tecnici nell’arco di 60 minuti dal ricevimento della chiamata. Il contact center fornisce in tempo reale precise informazioni ai chiamanti in relazione all’eventuale disservizio in corso».
RetiPiù: nel 2024 la localizzazione fuori terra delle cabine interrate
Inoltre, RetiPiù, a seguito degli eventi meteorologici di natura straordinaria verificatisi in luglio ed in ottobre, ha definito un «piano di investimento che si aggiunge a quelli già attivati ed in essere. In particolare, si è attivato un coordinamento con l’amministrazione comunale per trovare una nuova localizzazione fuori terra per le ventuno cabine interrate e definire l’iter amministrativo-autorizzativo accelerato per poter procedere con i relativi lavori già nel 2024».