Il corpo della Polizia locale di Seregno, nella mattinata di giovedì 26 giugno, ha arrestato in flagranza di reato un cittadino straniero, che è risultato privo di permesso di soggiorno e già gravato da numerosi precedenti penali, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’attività si è inserita nell’ambito di un’indagine avviata a seguito di segnalazioni da parte di cittadini ed esercizi commerciali della zona della via Giorgione, ma anche di quella della via Bottego, dove da tempo erano evidenziati movimenti sospetti.
Polizia locale: il dettaglio dell’intervento
L’arrestato, 26 anni, è stato fermato insieme ad un altro straniero di 29 anni, dopo un breve inseguimento da parte degli agenti del nucleo di sicurezza urbana. Durante la perquisizione personale, il ventiseienne è stato trovato in possesso di cocaina e di hashish, entrambe già suddivise in dosi pronte per la cessione, nonché di 650 euro in banconote di piccolo taglio, ritenute un indizio dell’attività di spaccio già avviata nelle prime ore della mattinata. In suo possesso vi era anche uno smartphone, utilizzato presumibilmente per gestire i contatti con la clientela. L’unità cinofila antidroga della Polizia locale di Monza ha supportato l’operazione con un’ispezione approfondita della zona. I due uomini, entrambi sprovvisti di documenti, sono stati accompagnati al comando di via Messina per l’identificazione, tramite fotosegnalamento. Dagli accertamenti è emerso che il ventiseienne era destinatario di un decreto di espulsione dal territorio nazionale emesso dalla questura di Alessandria nell’ottobre 2024.
Polizia locale: le motivazioni dell’arresto
In ragione della gravità dei fatti, dei precedenti specifici, della mancanza di domicilio e di mezzi leciti di sussistenza, il ventiseienne è stato tratto in arresto per violazione dell’articolo 73, comma 5, del decreto del presidente della Repubblica 309/1990 e trattenuto nelle celle di sicurezza del comando di via Messina. Il pubblico ministero ha disposto il giudizio direttissimo per la mattinata di giovedì 27 giugno al tribunale di Monza. In aula, l’arresto è stato convalidato con contestuale applicazione della misura di divieto di dimora nelle province di Monza e Milano.