Seregno, polemiche per la chiusura notturna del sovrappasso di San Salvatore

La novità riguarderà il periodo tra lunedì 30 ottobre e sabato 11 novembre, nella fascia oraria tra le 21 e le 6. La sezione locale della Lega furiosa per la comunicazione
Il sovrappasso di San Salvatore

Il sovrappasso carrabile di via Montello a Seregno, che consente di scavalcare la strada statale 36 e permette un facile collegamento tra San Salvatore e Dosso ed il resto del territorio locale, rimarrà chiuso nella fascia oraria tra le 21 e le 6 del giorno successivo, a partire da lunedì 30 ottobre e fino a sabato 11 novembre. Lo certifica un’ordinanza temporanea per la disciplina della circolazione stradale, firmata da Giovanni Dongiovanni, comandante del corpo della polizia locale, con la quale è stata accolta una richiesta della Sangalli Spa, aggiudicataria dei lavori di riqualificazione straordinaria dei sovrappassi di Anas lungo la già citata strada statale 36. La finalità è la realizzazione dei giunti di pavimentazione del ponte.

San Salvatore: la comunicazione è stata pasticciata

La novità segue un pasticcio a livello comunicativo (peraltro non il primo, se si pensa ai messaggi automatici inviati a chi richiedeva via mail il pass per un ingresso estemporaneo alla zona a traffico limitato del centro storico, che indirizzavano in via esclusiva al comando della polizia locale o allo sportello telematico, regalando l’impressione che l’istanza non sarebbe stata processata), registrato nello scorso fine settimana sul sito internet comunale www.comune.seregno.mb.it, sul quale era stata indicata in lunedì 23 ottobre la data di avvio delle chiusure notturne, un termine che, di fatto, non consentiva un sufficiente preavviso alla popolazione, soprattutto quella di San Salvatore e Dosso, destinata ad essere la più penalizzata.

San Salvatore: presa di posizione polemica della Lega

Una nota informale dell’ufficio comunicazione comunale ha poi chiarito che la richiesta della società appaltatrice dei lavori per conto di Anas sarebbe stata accolta soltanto in un secondo momento, così da poter garantire un’informazione adeguata, ma la circostanza ha comunque mandato su tutte le furie la sezione locale della Lega, il cui gruppo siede in minoranza in consiglio comunale, che dopo il primo avviso, appunto quello errato, aveva battezzato una protesta sui social, poi rientrata. «Non possono giocare con la gente -ha commentato il segretario cittadino Edoardo Trezzi, che è consigliere comunale-. Hanno fatto sparire l’avviso dal sito del Comune, dopo che abbiamo pubblicato il nostro post di contestazione. Chi ha gestito la comunicazione si dovrebbe vergognare della divulgazione di una notizia non accertata e non veritiera. Non siamo nel paese dei balocchi».