Seregno: morì a 17 anni in un incidente con lo scooter, l’autista del furgone a processo per omicidio stradale

È stato rinviato a giudizio con l’accusa di omicidio stradale l’uomo di 54 anni, nato in Romania e residente a Pavia, che era al volante del furgone con cui si era scontrato Emanuele Cosentino, 17 anni di Seregno, in un incidente fatale a Montevecchia nel settembre 2019.
Incidente a Montevecchia grave 17 anni di Seregno
Incidente a Montevecchia grave 17 anni di Seregno Edoardo Terraneo

Si aprirà l’8 febbraio davanti al giudice del Tribunale di Lecco Nora Lisa Passoni il processo per la morte di Emanuele Cosentino, 17 anni di Seregno, vittima di un fatale incidente stradale a Montevecchia nel settembre 2019. Il giudice dell’udienza preliminare Paolo Salvatore ha rinviato a giudizio l’uomo di 54 anni, nato in Romania e residente a Pavia, che era al volante del furgone contro il quale il ragazzino, dopo essere stato disarcionato dal suo scooter, aveva impattato. È accusato di omicidio stradale.


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Seregno – Emanuele Cosentino

Il ragazzo era giunto in ospedale a Monza in condizioni critiche. Nella nottata era peggiorato e la mattina successiva si era riunita la commissione per la valutazione delle sue condizioni, che aveva portato nel pomeriggio alla dichiarazione di morte cerebrale.
Abitava a Seregno e con un gruppetto di amici si sera recato a Montevecchia alta e nel parco del Curone per una gita prima della ripresa della scuola. Era il 3 settembre 2019.

Quel che è certo è che l’impatto era stato molto violento, la moto era andata completamente distrutta e il giovane era finito con una gamba incastrata sotto una ruota e parte del busto sotto il cassone.

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Seregno – Emanuele Cosentino

Erano stati subito allertati i soccorsi e sul posto era stata inviata un’ambulanza della Croce Bianca di Merate ed era stato allertato l’elisoccorso, alzato in volo dalla base di Borgosesia, in provincia di Vercelli, il più vicino disponibile. Era comunque arrivato in breve tempo, tanto che nel giro di tre quarti d’ora il ragazzo era stato caricato e portato al San Gerardo. Per effettuare i soccorsi il medico era stato calato con una fune, il giovane imbragato in barella e sollevato. La provinciale 68 era rimasta chiusa per oltre due ore per consentire i rilievi da parte delle forze dell’ordine. Sul posto era arrivata anche una pattuglia dei carabinieri dalla stazione di Casatenovo, i militari avevano sentito i testimoni, in particolare i tre ragazzi che erano insieme all’amico poi deceduto. Nessuna parte civile nel processo: la famiglia dello sfortunato seregnese è già stata risarcita dall’assicurazione.