Liberi anche gli ultimi due agenti di polizia indagati dell’inchiesta sul presunto malaffare alla stradale di Seregno ancora in custodia cautelare, dopo che il Riesame aveva già rimesso in libertà anche gli altri personaggi coinvolti, alcuni imprenditori e l’ex comandante accusato di corruzione.
A gennaio scorso gran parte degli arrestati erano stati rimessi in libertà dal tribunale del Riesame, che aveva messo in discussione l’impianto accusatorio dei pm. Era la seconda volta che il Riesame “rileggeva” gli atti, sconfessando l’operato degli inquirenti brianzoli: la prima risaliva all’epoca del primo filone dell’inchiesta, quello sul malaffare in comune. In virtù della decisione dei giudici milanesi, erano state annullate le ordinanze agli arresti domiciliari eseguite prima di Natale 2020. Erano rimasti soltanto i due poliziotti agli arresti domiciliari dopo la scarcerazione, ma recentemente anche questo provvedimento è stato annullato dal gip perché ormai l’inchiesta della procura monzese dovrebbe essere conclusa.
Gli indagati attendono quindi la richiesta di giudizio immediato o l’avviso di conclusione delle indagini. La difesa di uno dei coinvolti ha giocato l’ultima carta del ricorso in Cassazione per vedersi annullare l’ordinanza anche per i gravi indizi di colpevolezza. L’udienza di discussione è fissata per il 17 maggio. Prestifilippo, titolare della ‘Real Car’ di Desio, è accusato di concorso in corruzione insieme a Ponticelli, che avrebbe mandato nell’officina automobilisti fermati o sanzionati per mancanza della revisione della vettura e fatto anche ricerche sui database su persone indicate dall’imprenditore in cambio di denaro, della riparazione gratuita della sua auto e anche di generi alimentari.