Seregno, l’appuntamento con una “ragazza vogliosa” è una trappola: tre denunce

Un 24enne di Veduggio vittima di una aggressione e rapina, i carabinieri hanno denunciato i tre presunti responsabili di un appuntamento-trappola.
I carabinieri di Seregno
I carabinieri di Seregno

L’appuntamento, a Seregno, con una ragazzagiovanissima, italiana, spigliata, vogliosa, età 24 anni” si è rivelato una trappola per un 24enne di Veduggio con Colzano che è stato aggredito e rapinato da due uomini. Ma grazie alla accurata descrizione che la vittima è stata in grado di fornire, in particolare di uno degli aggressori, i carabinieri della Sezione Radiomobile di Seregno avrebbero identificato e denunciato i presunti responsabili, un 51enne residente a Seregno e un 29enne di Nova Milanese, oltre che la donna, una 26enne seregnese. Tutti sono indagati per rapina aggravata in concorso.

Seregno, 24enne di Veduggio aggredito e rapinato

I fatti si sono consumati nella notte tra lunedì 10 e martedì 12 aprile: dopo una chiamata al “112” il 24enne ha raccontato l’accaduto, la ricerca su un sito di incontri e il contatto con una donna di Seregno. Dopo lo scambio del numero di cellulare e alcuni messaggi in chat è stato fissato un appuntamento dove si è presentata una donna che ha invitato il cliente a seguirla verso la sua abitazione. Tuttavia, giunti in un cortile condominiale, la donna si è volatilizzata mentre sono apparsi i due sconosciuti che hanno aggredito e rapinato il veduggese salvo poi allontanarsi.

Seregno, due seregnesi e un novese denunciati

Uno dei due è stato descritto minuziosamente dalla vittima, tanto accuratamente da portare i carabinieri a intuire che i responsabili sarebbero stati alcuni residenti del condominio, già noti alle forze dell’ordine, tanto che poco dopo hanno trovato i due uomini e la donna, corrispondenti alle descrizioni e con gli stessi abiti, in un appartamento. I tre si sono detti estranei all’accaduto, dicendo, anzi, di aver messo in fuga uno sconosciuto che poco prima avrebbe scavalcato la recinzione del palazzo. Un racconto considerato inverosimile, con “imprecisioni e contraddizioni“, tanto che i militari hanno proceduto a denunciarli alla autorità giudiziaria.