Un’area per il ricovero notturno in un parcheggio coperto, quello di via Ballerini, a non molta distanza dalla sede comunale di via Umberto I. Si tratta della triste realtà, peraltro non il primo caso del genere, denunciata con una sua interrogazione da Edoardo Trezzi, segretario locale e consigliere comunale della Lega a Seregno, che in proposito è andato all’attacco, ricordando anche analoghe segnalazioni del passato ed il triste episodio del decesso di un giovane, arso vivo all’alba nell’impianto interrato di via Odescalchi, dove probabilmente aveva cercato un po’ di riparo nelle ore di buio, risalente alla scorsa primavera.
Via Ballerini: l’affondo del leghista Edoardo Trezzi
«In via Ballerini -ha scritto Trezzi– è presente un vero e proprio accampamento, con indumenti, stendini, valigie, materassi, bottiglie e per non farsi mancare niente pure l’angolo dei servizi igienici, il tutto a ridosso degli sfortunati avventori che utilizzano lo spazio». All’assunto sono seguite alcune domande, indirizzate al sindaco Alberto Rossi, all’assessore alle politiche sociali Laura Capelli ed all’assessore alle politiche ambientali Bruno Sforna e finalizzate «a chiarire in consiglio comunale la motivazione per la quale non interessa risolvere la questione». Ecco l’elenco: «Come mai è possibile trasformare i parcheggi sotterranei in veri dormitori? Sono rispettate le norme di sicurezza? Che intenzioni avete per risolvere questo grave problema? Che misure sono state attuate dai servizi sociali per aiutare queste persone, che vivono costantemente nei parcheggi?».
Via Ballerini: la replica dell’assessore Giuseppe Borgonovo
Nel merito, immediata è stata la replica di Giuseppe Borgonovo, assessore alla viabilità ed ai parcheggi: «Il problema della gestione delle strutture di parcheggio è complesso, molto condizionato dal contratto stipulato nel 2017, che di fatto impedisce ogni margine di manovra da parte dell’amministrazione comunale. Fortunatamente il contratto è in scadenza e, volentieri, ci assumiamo la responsabilità di costruire una situazione contrattuale che consenta, tra l’altro, una migliore gestione del decoro. In tutte le strutture siamo comunque intervenuti in più occasioni e per quanto possibile per contenere problematiche igieniche e sanitarie e per garantire un livello di sicurezza accettabile: la polizia locale effettua regolari giri di pattuglia». Il ragionamento è quindi proseguito: «Sul tema dei servizi sociali, va evidenziato come esistano persone che vivono in strada per scelta e che non accettano in nessuno caso soluzioni alloggiative. È una situazione molto reale, anche se difficile da comprendere per chi ha un approccio superficiale alle problematiche sociali. Nei parcheggi trovano riparo persone che storicamente sono senza tetto e che non hanno mai creato alcun tipo di allarme sociale. Con queste persone si è iniziato un percorso di recupero delle relazioni, percorso che in molte occasioni ha dato risultati incoraggianti. Però si tratta di interventi i cui risultati non sono necessariamente immediati».