Seregno, la famiglia Judicello consente l’avvio di un doposcuola alla Casa della Carità

Determinante è stata la donazione delle offerte raccolte con la distribuzione del volume "La lezione infinita del maestro Judicello", presentato in autunno
Da sinistra, Monica Judicello, Angerla Lapaglia e Gabriele Moretto alla Casa della Carità

La Casa della Carità di via Alfieri a Seregno, progetto avviato ormai quasi un biennio fa dalla comunità pastorale San Giovanni Paolo II, per rispondere sempre più e sempre meglio alle necessità sociali del territorio, battezzerà entro la fine del mese in corso una nuova proposta educativa, indirizzata ai figli dei frequentatori della scuola di italiano per stranieri “Culture senza frontiere” ed ai figli delle famiglie in stato di fragilità, che i volontari seguono già nel quotidiano. «Sarà una sorta di doposcuola -spiega il direttore Gabriele Moretto-, in cui cercheremo di sostenere studenti che hanno bisogno di una mano nel proprio percorso formativo, che consideriamo fondamentale per offrire loro un’opportunità in ottica futura».

Casa della Carità: l’impegno dei familiari di Mario Judicello

Determinante per il debutto del nuovo servizio è stato un contributo economico garantito dalla famiglia di Mario Judicello, uno degli insegnanti che più hanno concorso a scrivere la storia della elementare Cadorna, ricordato ad oltre 20 anni dal suo decesso in autunno, con la presentazione in sala Gandini del volume “La lezione infinita del maestro Judicello”. «Avevamo preso l’impegno -confermano la moglie Angela Lapaglia ed i figli Massimo, Monica, Sabina e Stefaniadi devolvere le offerte raccolte con la distribuzione del libro ad una finalità benefica, come del resto avevamo già fatto nel 2001, in occasione dell’uscita di una raccolta di memorie l’anno successivo alla scomparsa di Mario, quando scegliemmo un progetto educativo nella missione di padre Pino Mariani in Equador. Questo doposcuola cercherà di rispondere alle esigenze formative e di crescita dei ragazzi e crediamo che a Mario per primo una proposta di questa tipologia sarebbe senza dubbio piaciuta».

Casa della Carità: coinvolti gli studenti del Ballerini

Il servizio sarà accolto dalle aule interne alla sede di via Alfieri. «Stiamo definendo gli ultimissimi dettagli -riprende Moretto-, in primis gli orari dell’attività. Oltre ai nostri volontari, mi piace evidenziare che a seguire gli utenti ci saranno anche gli studenti degli ultimi due anni delle secondarie di secondo grado del collegio Ballerini. Con l’istituto di via Verdi abbiamo già un rapporto consolidato, che ha lo scopo di un’introduzione dei suoi giovani al settore del volontariato, ed i risultati li considero da subito molto soddisfacenti, se pensiamo che ci hanno supportati anche per l’iniziativa della casetta di Natale prima delle festività natalizie. Lì, anche grazie alla collaborazione della docente Sofia Mariani, è nato questo nuovo input, che è stato ben recepito. Questo ci rende molto felici, perché per noi è un modo per aprirci al territorio». Il focus torna infine sul volume in memoria di Judicello. «Abbiamo ancora qualche copia disponibile -chiosa la figlia Monica-: chi fosse interessato a riceverla, può contattarci direttamente». Per questo motivo, è possibile scrivere all’indirizzo di posta elettronica mario.judicello@gmail.com.