Seregno, il direttore Pirola incontra gli studenti del Levi: «Leggere è fondamentale per il vostro futuro»

L'appuntamento ha registrato la collaborazione dei Maestri del lavoro di Monza e Brianza ed ha vissuto sul ruolo della comunicazione nella realtà odierna
Il direttore Marco Pirola, con Massimo Viganò, Lorenzo Simonassi e gli studenti

«Leggete, leggete, leggete». È il consiglio che Marco Pirola, direttore de Il Cittadino di Monza e Brianza, ha veicolato agli studenti delle classi quarte dell’istituto Levi di via Briantina a Seregno, che ha incontrato giovedì 27 febbraio, nell’ambito di un’iniziativa promossa con la collaborazione dei Maestri del lavoro di Monza e Brianza. «Il Cittadino di Monza e Brianza -ha spiegato nella sua introduzione il dirigente scolastico Massimo Viganòè il giornale storico della zona. Oggi viviamo una fase differente da quella in cui è stato fondato, con la comunicazione che passa spesso dai social. Quale valore ha ancora la stampa?». Dal canto suo, Lorenzo Simonassi, viceconsole dei Maestri del lavoro di Monza e Brianza, ha aggiunto: «Ho voluto questo appuntamento, perché Il Cittadino, a me che sono alessandrino di origine e che ho vissuto a Pavia, è stato utilissimo, quando sono arrivato qui nel 1969, a seguito del mio matrimonio. A Pavia c’era la Provincia Pavese che permetteva di conoscere il territorio. Qui tutti mi hanno indicato Il Cittadino, per avere le informazioni che mi occorrevano nella mia attività».

Istituto Levi: la fotografia del momento storico attuale

Prendendo la parola, Pirola ha sottolineato: «Il Cittadino nasce con una funzione sociale, alla fine dell’ottocento. Oggi l’offerta è più variegata di allora. I giornali cartacei fanno tutti i conti con le chiusure delle edicole, che rendono più difficoltose le vendite: dieci anni fa erano quattrocentoventisei, oggi sono meno di duecento. Il futuro del cartaceo è incerto, ma il giornalismo è una passione e, se questa passione te la senti dentro, non smetti più». Il direttore si è quindi concentrato sulla sua personale esperienza: «Ho cominciato trentotto anni fa ed ho avuto la fortuna di vivere cinque anni con un personaggio come Indro Montanelli: parlare con lui era come parlare con la Storia. Quel periodo è stato una palestra di vita». Il focus è poi tornato sul presente: «Siamo in un momento di forte evoluzione, con una realtà che è fatta sempre più di velocità. Non esistono più le modalità precedenti di comunicare. Come giornale, dopo esserci lasciati alle spalle alcune turbolenze, ci stiamo incamminando sulla retta via, ponendo attenzione alla qualità».

Istituto Levi: l’invito a formarsi un’opinione propria

Qui si è inserito l’invito a leggere: «È importantissimo. Io ho una libreria con 3mila testi. Leggete per voi stessi. Tenete un’agenda su cui annotare ciò che vi colpisce. Vi servirà più avanti, quando sarete nel mondo del lavoro». Simonassi, al contrario, ha ribadito: «Sul giornale trovate tutto: dalla politica alla finanza, fino allo sport. È un vademecum del territorio». Viganò, invece, ha evidenziato a sua volta che «leggere è fondamentale. Se non vi fate un’idea di ciò che vi accade intorno, ciò che accade accadrà alle vostre spalle». Un concetto analogo è stato riproposto da Pirola: «Le opinioni ve le dovete fare da soli. Questo evita che si arrivi ad un punto in cui qualcuno vi dica che si deve fare così». Gli studenti hanno infine approfittato dell’occasione per alcune domande, su temi come gli argomenti della pagina di copertina e la verifica delle fonti.