Dopo un dibattito di due ore, il Consiglio comunale di Seregno ha approvato mercoledì 29 gennaio, poco prima delle 2, la delibera di indirizzo per il rinnovo di due articoli dei patti parasociali che regolano i rapporti tra comune di Seregno ed A2A, in merito alla gestione di Aeb. Il provvedimento, che anticipa di una decina di mesi la scadenza quinquennale degli stessi patti parasociali ed è stato iscritto all’ordine del giorno dopo i recenti rinvii a giudizio, decisi dalla procura della Repubblica di Monza e dalla Corte dei conti, del sindaco Alberto Rossi, dell’assessore Giuseppe Borgonovo e dell’ex presidente di Aeb Loredana Bracchitta, ha ricevuto il sì della maggioranza di centrosinistra, mentre le minoranze di centrodestra hanno abbandonato l’aula al momento della votazione.
Consiglio comunale: l’affondo del leghista Giacinto Mariani
«L’amministrazione comunale -ha sottolineato il vicesindaco ed assessore alle Partecipate William Viganò– rinnova convintamente il percorso aggregativo iniziato nel 2020». La discussione ha poi consentito al capogruppo leghista Giacinto Mariani, dopo aver lamentato l’assenza del sindaco Alberto Rossi, «che quando parliamo di Aeb esce probabilmente su consiglio dei suoi avvocati, ma dovrebbe almeno dichiararsi incompatibile», di attaccare: «Se non adempiamo alla richiesta di rinnovo di A2A, dobbiamo vendere. Lo avete spiegato nel 2020, quando è stata votata l’aggregazione? I patti parasociali mettono A2A in condizione di fare ciò che vuole, mentre in capo a noi sono rimasti gli obblighi. Ora il vicesindaco andrà nell’assemblea dei soci di Aeb, a deliberare il rinnovo di questi articoli, dopo che si è costituito in sede penale contro il sindaco, chiedendogli i danni…».
Consiglio comunale: Pallavicini attacca, Bertocchi controbatte
Critico anche Samuele Pallavicini, capogruppo di Fratelli d’Italia, che ha paventato il rischio di un coinvolgimento dei consiglieri da parte della Corte dei conti per danno erariale, a fronte dell’approvazione del testo: «Il problema è il modo in cui i patti parasociali sono nati. L’integrazione è stata fatta nel disprezzo dell’interesse pubblico, senza una gara e con pareri che, da quel che emerge, sono stati addomesticati. Da quanto abbiamo letto, A2A avrebbe dovuto avere il 21 per cento della società, per il valore degli asset conferiti, invece ha il 33 per cento. Servirebbe una causa civile contro A2A, per un riassetto e per sanare la situazione». Sul fronte della maggioranza, Patrizia Bertocchi, capogruppo del Partito democratico, ha controbattuto: «I numeri dicono che l’operazione ha portato vantaggi. Gli investimenti nel 2023 sono aumentati del 50 per cento rispetto al 2022 ed il gruppo ha distribuito sul territorio 52 milioni di euro, con un incremento dell’8,5 per cento dei dividendi. I dipendenti oggi sono 759, mentre nel 2019 erano 659, ed il margine operativo lordo in 5 anni è passato da 27 milioni a 59 milioni di euro, con una crescita del 115 per cento. Non ci sono motivi per non rinnovare».
Consiglio comunale: tensione in aula tra Minotti e Giacinto Mariani
La discussione ha registrato momenti di tensione, con Renato Minotti del Partito democratico che, quando ha ricordato la vicenda giudiziaria dell’ex sindaco di Lodi Simone Uggetti, prima arrestato e poi assolto dopo 6 anni, è stato interrotto da Giacinto Mariani, che gli ha contestato come l’attuale maggioranza lo trattò, quando fu a sua volta inquisito nel 2017. Giuseppe Azzarello di Fratelli d’Italia ha invece chiesto che i consiglieri possano leggere l’atto di citazione in giudizio della Corte dei conti.