Con qualche giorno di anticipo sul calendario, che prevede la sua ricorrenza liturgica mercoledì 17 gennaio, i vigili del fuoco volontari di Seregno celebreranno sabato 13 gennaio il loro patrono Sant’Antonio abate. Come sempre, l’appuntamento costituirà anche l’opportunità per delineare un bilancio di quanto fatto nell’anno precedente, un 2023 molto impegnativo, complici anche gli eventi meteorologici di natura straordinaria della scorsa estate, che ha fatto registrare il più alto numero di attività nell’ultimo ventennio.
Vigili del fuoco volontari: la soddisfazione di Franco Grassi
«L’anno solare -conferma il responsabile Franco Grassi– è terminato con un totale di ben quattrocentocinquanta interventi. Un dato di rilievo, se consideriamo che l’organico conta appena su ventisei componenti: questo evidenzia che abbiamo bisogno di nuovi volontari». Grassi entra poi nel dettaglio del programma delle celebrazioni: «Lo aprirà alle 18 una santa Messa, che sarà officiata nella basilica San Giuseppe. Conclusa la funzione eucaristica, sul sagrato sarà impartita la benedizione ai mezzi di soccorso e sarà inaugurato un nuovo Ranger, dotato di un modulo antincendio, acquistato dall’associazione Amici dei pompieri di Seregno, grazie ad un contributo di Regione Lombardia, e concesso in uso al distaccamento». L’associazione Amici dei pompieri di Seregno, conosciuta anche come Avaps, è stata fondata in città nel 2007, con l’obiettivo di essere di supporto al distaccamento di via Ballerini. Nel corso degli anni, il suo impegno ha consentito, tra l’altro, di mettere a disposizione del personale un carro ventilazione, per la difesa passiva negli incendi, nonché una termocamera ed un rilevatore di gas.
Vigili del fuoco volontari: una serata di premiazioni
«A seguire -conclude Grassi- è prevista una cena per tutti i componenti del distaccamento, durante la quale saranno premiati il caposquadra Loris Donadel, che ha lasciato il servizio per raggiunti limiti di età, ed il vigile Pierluigi Pozzi, che ha ricevuto invece la croce di anzianità, per i 15 anni di servizio». Sant’Antonio abate è stato uno dei più famosi eremiti nella storia della chiesa cattolica. Nato a Coma, in Egitto, nel 250 abbandonò tutto, per vivere un’esistenza anacoretica in una plaga e poi sulle rive del mar Rosso. È molto conosciuto come protettore degli animali domestici, tanto da essere spesso raffigurato con al fianco un maiale, ma lo è anche contro gli incendi e le malattie contagiose.