I palloncini gialloblù degli “aquilotti” del basket Seregno lasciati liberi di volare in cielo come per accompagnare Gianluca Muscia nell’ultimo viaggio. Sabato 29 novembre in tantissimi si sono trovati in basilica per stringersi a mamma Lidia, papà Salvatore e al fratello Alessandro affranti per la perdita del loro Gianluca, 11 anni appena, vinto dalla leucemia all’ospedale San Gerardo di Monza.
Un fuoriclasse di ottimismo e determinazione. Questo era Gianluca che è stato ricordato durante il funerale officiato dal prevosto Bruno Molinari, da don Gimmy Poretti e da don Paolo Morelli con il quale il ragazzino ha iniziato il suo percorso di chierichetto. E ancora: le parole dei compagni di classe delle elementari trascorse alla Cadorna, e quelle della prima E della don Milani, scuola media che ha frequentato per un giorno per l’aggravarsi della malattia.
Gianluca guardava avanti con ottimismo. Da grande avrebbe voluto fare il cardiologo, per aiutare gli altri. Mamma Lidia ha trovato la forza di leggere dal pulpito l’ultimo tema che riproduciamo di seguito.
«Mi presento»
Mi chiamo Gianluca Muscia, per gli amici “Gian” e vivo a Seregno. Sono nato l’undici Agosto 2003 a Carate Brianza. Amo la mia famiglia e il mio carattere è simpatico. I miei amici per me sono dei “tesori preziosi” e qualche volta li invito a giocare e a parlare.
Il mio desiderio più grande è di diventare cardiologo da adulto; dato che dovrò impegnarmi molto e studiare tanto, i miei genitori mi ripetono spesso: «Impegnati e studia con passione!» »Non rimandare mai a domani quello che puoi fare oggi»…e così via. Io li ascolto e mi impegno molto.
Mi piace il basket ed il calcio, ma la mia vera passione è il basket che pratico presso la società Basket Seregno. La mia canzone preferita è “Gonna fly now” perchè è una canzone che dà forza interiore e grinta. La mia favola preferita, che adoravo sentire da piccolo era “Hansel e Gretel”.
La cosa più importante per me è la mia salute, perchè mi piace stare bene. Mi piace: leggere, scrivere, mangiare, collaborare in gruppo, studiare, giocare, inventare, ideare, pazientare, lavorare… Ma la cosa più bella che mi piace fare è aiutare gli altri. I miei interessi sono la cucina, il basket e mi incuriosisce la tecnologia… Insomma mi piace fare tutto!
Spesso sono di buon umore e mi piace ridere e scherzare. Il mio film preferito è “Rocky”. Agli adulti vorrei dire un bel “grazie” perchè si sono preoccupati di me e mi hanno fatto crescere.
Per me i miei nonni sono un grande esempio, per me sono dei miti! Con loro ho imparato a leggere, scrivere, cucinare…diciamo che sono venuto grande con loro. Per questo vorrei dire un «grazie» con tutto il cuore alla mia famiglia.
Da grande, oltre al cardiologo, vorrei mettere su un ristorante dove vendere anche panini dietetici… La mia seconda passione, infatti, è cucinare. Ho imparato tutto dalla mamma e dalla nonna e devo dire che me la cavo bene. Aiuto anche a fare il pesto e la salsa, ma mi sono specializzato nell’impasto della pizza, delle torte e delle piadine.
Mi sono talmente specializzato nell’impasto della pizza che ho un mio mattarello chiamato “il bello” con il quale mi diverto a fare uno sfracello! (Qua ironizzo un po’ se no il tema diventa troppo noioso). Vorrei aggiungere la cosa che mi piace più di me, ovvero il senso dell’umorismo. Inoltre mi piaccio così come sono.
Credo in Dio, credo nel futuro e credo nella lealtà e sincerità delle persone.
Gianluca Muscia