Seregno, gli studenti dell’istituto Levi in marcia: l’obiettivo è il no alla violenza contro le donne

La seconda edizione della camminata in rosso è stata proposta dall'associazione Senza veli sulla lingua, in collaborazione con l'istituto Levi: "No more silence" lo slogan
L’apertura del corteo che ha attraversato il centro di Seregno

Ottocento studenti hanno composto giovedì 21 novembre un lungo serpentone che ha attraverso il centro storico di Seregno, partendo dall’intersezione tra le vie Verdi e Correnti, fino ad attestarsi in piazza martiri della libertà, per dire no alla violenza sulle donne. Anzi, per urlarlo, con lo slogan “No more silence” (mai più silenzio) scandito a più riprese. È questo il riassunto più efficace della seconda edizione della camminata in rosso, proposta dall’associazione Senza veli sulla lingua, con la collaborazione dell’istituto Levi, nell’imminenza della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, prevista lunedì 25 novembre.

Violenza sulle donne: gli interventi in piazza martiri della Libertà

L’intervento dell’assessore Federica Perelli di fronte agli studenti

In piazza martiri della libertà, i giovani hanno ascoltato gli interventi istituzionali. «La violenza di genere si accompagna al nascondimento -ha spiegato Federica Perelli, assessore alla Pubblica istruzione ed alla Cultura, che ha portato i saluti dell’amministrazione comunale- e chi potrebbe vedere non se ne accorge. L’obiettivo è spezzare il legame tra violenza e nascondimento. Avete camminato insieme in città, vi hanno visti e sentiti. Avete dato a tutti la possibilità di parlare e pensare». Entusiasmo ha manifestato Ebla Ahmed, presidente di Senza veli sulla lingua: «In tutta la nazione, muoviamo 35mila persone con le nostre camminate, ma solo qui ci sono i giovani. Il merito è del dirigente scolastico Massimo Viganò. Voi siete gli uomini e le donne del domani. In Italia nel 2024 sono già state uccise novantasei donne: questo è il cancro della società». Dal canto suo, Massimo Viganò, dirigente dell’istituto Levi, ha chiosato: «Noi siamo qui per fornire un esempio. Sarei io per primo incoerente, se alle parole per la tutela dei diritti umani che spendo a scuola non seguisse un esempio». La scena l’hanno infine occupata alcune studentesse, che hanno intonato prima la canzone di Fiorella Mannoia “Quello che le donne non dicono” e poi quella di Ermal Meta “Vietato morire”, oltre a proporre varie testimonianze.

Violenza sulle donne: l’istituto Levi protagonista anche di una mostra

Il momento conclusivo della camminata, con la proposta di una canzone di Fiorella Mannoia

Sempre nell’ambito delle iniziative per la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne ed in occasione del centenario della scomparsa di Giacomo Puccini, l’istituto Levi ha promosso “Ispirazione Puccini: 100 anni di musica e moda”, mostra visitabile in coincidenza con gli eventi ne L’Auditorium di piazza Risorgimento, che venerdì 29 novembre, alle 20.45, ospiterà un’esibizione musicale di Andrea Massimo Grassi, dell’accademia della Scala di Milano.