Tre generazioni strette insieme in un unico progetto narrante intitolato “Fuori i secondi”. Il più recente tassello, quello teatrale, completa la trilogia che racconta, da prospettive differenti e complementari, la storia umana e sportiva di Cesare Bagnoli, classe 1930, giussanese di nascita, seregnese di adozione, scomparso a 84 anni il 29 aprile 2015, campione nazionale di boxe dal 1954 al 1959, che al contempo è storia di costume di questa parte di Brianza e dell’Italia del dopoguerra.
Ma anche paradigma etico universale. Il figlio Corrado Bagnoli nel 2005 traspose la biografia paterna nel libro “Fuori i secondi”, finalista al Premio Pascoli quello stesso anno; questo testo ha costituito la base per una versione teatrale nell’omonimo spettacolo che è stato curato tra gli altri dalla nipote Adriana Bagnoli, regista e attrice, e che debutterà martedì 10 maggio alle 21 al teatro Belloni di Barlassina (15 al Santa Valeria di Seregno, il 20 al Sang Giulio di Barlassina, il 22 al Duse di Agrate Brianza). Le immagini e le interviste raccolte durante la preparazione dello spettacolo sono infine state raccolte in un videodocumentario.
«Mio nonno viveva di racconti, amava il contatto con la gente e amava la parola; mio papà è scrittore, e io narro attraverso la scena. La passione del racconto è nel nostro dna. Visto che il racconto in questo caso riguarda da vicino la mia famiglia, dapprima ero piuttosto restia a tradurre questa idea in realtà, per il timore di un evidente conflitto di interesse – ha spiegato Adriana Bagnoli – Poi ne ho parlato con alcuni colleghi e il riscontro avuto si è allineato al mio sentire: il libro del 2005 ha una potenza scenica ed espressiva che ben si adatta alla trasposizione teatrale e la storia parla di mio nonno certo, ma parla anche di tutti noi, di un’epoca collettiva immersa in quegli anni e però anche dell’intramontabile valenza educativa dello sport, di valori come la responsabilità, la fatica, la serietà, la famiglia, dell’impegno etico nella costruzione quotidiana della propria esistenza».
Un codice di valori evocato negli incontri di pugilato, prima di ogni ripresa: fuori i secondi, via tutti dalla scena, si è soli. Lo riassume bene, nel videodocumentario, Lorenzo Zanon, campione italiano (1975) ed europeo (1979) dei pesi massimi, che fu allenato anche da Bagnoli: gli assistenti si allontanano dal quadrato, allora ti ritrovi solo sul ring, sei solo contro un altro che è solo come te; non si è eroi, però serve una buona dose di coraggio, serve prepararsi con grande serietà e applicazione, con spirito di sacrificio, con umiltà. Come sul ring, così nella vita. “Cesare Bagnoli lo ricordo come un uomo di grande moralità, di gran cuore”, conclude il campione.
‘Cesarino’ come lo conoscevano tutti, quasi a mitigare con il nome i suoi statuari e possenti 120 chili. Ottanta gli incontri disputati da dilettante nei pesi welter, una settantina quelli vinti. E poi i 31 incontri da professionista, categoria medio-massimi: diciotto vinti (sette prima del limite), cinque pareggiati e otto persi.
Chiude la carriere nel 1959, diventa direttore sportivo nelle palestre di Cesano Maderno e di Seregno. All’inizio degli anni Sessanta apre nel centro di Seregno una salumeria e rosticceria tra le più rinomate della zona, tra le prime a vendere la pizza al trancio e a proporre l’aragosta alla parigina per le festività natalizie. E nel frattempo il matrimonio con Mariuccia Sesana, i figli e la famiglia che si allarga ai nipoti.
Ritrovare a teatro i ritmi e le pause di Cesare Bagnoli, gli slanci e le risalite che la vita, come lo sport, impongono di necessità a tutti, i sapori e i ricordi di un’epoca brianzola e italiana al contempo, sarà quindi un po’ come ritrovare se stessi. E ripartire da lì.
Lo spettacolo teatrale “Fuori i secondi” intende rilanciare un più ampio progetto di valenza educativa in ambito scolastico e sportivo. La tournée sarà dunque solo il primo passo in questa direzione. Il calendario è già compilato fino ai primi di giugno, e si arricchirà di nuove date. Lo spettacolo è prodotto dall’associazione Teatro Pedonale di Agrate in collaborazione con ScenAperta Altomilanese Teatri, per la regia di Matteo Riva e Adriana Bagnoli, con Adriana Bagnoli, Matteo Bonanni, Ettore Distasio e Marino Zerbin; musica di Andrea Motta, scenografie e luci di Tommaso Melideo. Ha il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività culturali, di Regione Lombardia, della Federazione pugilistica italiana – Lombardia, dei Comune di Besana, Carate, Giussano e Seregno.
«La trasposizione drammaturgica nasce proprio dal desiderio di raccontare e condividere una storia che è patrimonio di un paese e di un popolo; dall’impressione che le parole del romanzo fossero già immagini, sequenze quasi cinematografiche di luoghi e persone di una Italia così antica e così vera», recita la presentazione.
Aggiunge Adriana Bagnoli: «Per quanto concerne l’intenzione di proseguire con il progetto, con il coinvolgimento di agenzie educative scolastiche e di enti sportivi, serviranno certamente risorse e per questo abbiamo avviato una raccolta fondi». Chi volesse aderire può farlo tramite un’apposita piattaforma on line (clicca qui).
Per info e prenotazioni biglietti per la tournée teatrale: teatropedonale@gmail.com; www.teatropedonale.com o 338 9018506.