Vigilia di Natale da ricordare per la comunità monastica dei benedettini di Monte Oliveto di Seregno. A poco più di un mese dalla precedente visita in città, risalente alla fine di novembre, quando volle sottolineare con la sua presenza il sessantesimo di dedicazione della chiesa parrocchiale di Sant’Ambrogio, monsignor Mario Delpini, arcivescovo di Milano, ha infatti presieduto nella tarda mattinata di domenica 24 dicembre, nell’abbazia San Benedetto, una santa Messa, concelebrata dal prevosto monsignor Bruno Molinari e dai monaci. La funzione ha rinnovato il legame tra la famiglia olivetana e l’arcidiocesi meneghina, testimoniato nel tempo anche dalla stima sempre riservata dai predecessori di Delpini, in primis il cardinale Carlo Maria Martini, all’attività del centro culturale San Benedetto.
Abbazia: l’invito ad accogliere gli angeli di Dio
La concelebrazione è stata introdotta da dom Abramo Zarate Zanotelli, da pochi mesi superiore ad nutum della comunità, che ha accolto l’arcivescovo, evidenziando come il suo recente discorso alla città di Milano, in occasione della solennità di Sant’Ambrogio, «ci ha dato coraggio, in un momento in cui viviamo nell’epidemia che genera la paura». Nella sua omelia, Delpini ha richiamato le parole del vangelo e la diffusa convinzione che oggi non esistano più gli angeli, cercando come nel suo stile di delineare un orizzonte di speranza: «Ma voi siete così sicuri che di angeli non ce ne siano più? Nel silenzio, potremo ascoltare il messaggio che proviene da Dio, che diventa frammento di luce, che commuove, convince e chiama». L’arcivescovo ha quindi proseguito: «Nel silenzio, stanotte verrà per noi un angelo di Dio. Se fissiamo lo sguardo sui segni del mistero, lo sguardo si rivela disponibile all’apparire di una storia che invita a rimettersi in cammino, per essere avvolti dalla gloria di Dio. Gli angeli ci portano un invito da parte di Dio, sono nei rapporti che si intensificano nell’attenzione verso gli altri. Ciascuno si rende conto che ha qualcosa da dire, un servizio da rendere, un tempo da donare. Noi siamo angeli di Dio, mandati in qualche parte della città a portare il suo messaggio».
Abbazia: la sosta davanti al presepe del Gruppo solidarietà Africa
Prima del termine della santa Messa, hanno assicurato il loro saluto il prevosto monsignor Bruno Molinari, il sindaco Alberto Rossi ed il superiore dom Abramo Zarate Zanotelli. Subito dopo, Delpini ha sostato davanti al presepe allestito in abbazia dal Gruppo solidarietà Africa, associazione seregnese impegnata nel sostegno a progetti sanitari nell’Africa centrale, che ha ambientato la scena della natività in un bunker, richiamando l’esigenza della ricerca della pace. Ad illustrarlo è stato Francesco Viganò, il suo curatore.